Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <803>
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-fra giovinezza e Vestito di Agostino Huffini SM
L'uomo è essenzialmente egoista o per lo meno necessaria­mente preoccupato di sé stesso, della sua individualità nei limiti della sua sfera d'espansione simpatica. Abbracciare, nel cuore l'umanità intera, si può benissimo in un dramma, ma nella realtà le affezioni umane non possono prendere per soggetto delle astra­zioni, mentre si trovano racchiuse in un circolo limitato che molto spesso è quello della famiglia (1). Del resto, è la natura sempre saggia e provvidenziale che ha posto nei nostri cuori l'amore di noi stessi, delle nostre famiglie, della nazione alla quale appar­teniamo: questa terza parte di affetto naturale non è che l'esten­sione della seconda. Pare che questi tre istinti affettivi siano il perno, su cui gira l'edificio sociale. Senza il primo non si potrebbe neppure concepire l'esistenza della società, poiché dall'amor di noi stessi, dall'aspirazione, che tutti abbiamo, alla felicità, trae origine ogni attività umana. Purtroppo, avendo gli uomini, sostituito all'i­stinto conservatore l'egoismo, che ne è l'abuso, e alla ricerca della felicità l'avidità del godere, che ne è la falsa apparenza, ne è risultato, che non si può quasi lasciarsi andare ai voti dettati dalle affezioni senza dar luogo a diffamanti accuse di egoismo personale, di egoismo di famiglia, ed anche di egoismo nazio­nale. Il più sovente tali accuse colpiscono a segno giusto, ma qualche volta no. E venendo al caso particolare, il Buffini os­serva di sé stesso: Mon premier voeu étant pour nous je ne crois pas aller au delà d'un juste et raisonnable amour de fa-; mille. Tout le monde n'a pas autant sacrifié à la soctóté que nous.- Je ne parlerai pas de la recompense que nous en avons eu. Attendu que l'on ne doit pas mesurer les devoirs sur la reco-naissance ou l'ingratitude des hommes. Je m'aime, parce que je
casa sibilata in George Street {New Boati) n. 9, dove almeno erano indipen­denti e padroni essi stéssi da un portafoglio (Doc. n. 2030)]. E cosi? Sono io meno infelice? No, ma meno noiato, si. Per quanto alta sia la mia camera, e bassa, forse per compenso, di cielo, ella è pare la mia camera, la mia solitaria cameretta. Ella è nuda, ma i miei pensieri e le mie memorie la popoleranno. Cosa ci vuole per me? Solitudine, e denaro per non aver le noie del pensare all' avvenire. Solitudine per pensare alla mia morte, denaro per non avermi a distrarre da questo pensiero in .occupazioni letterarie ed altro . 9 George Street (New Road) 28 marzo '37. Doc. n. 2031, pag. 12, CAGNACCI,
pag. 169, in nota.
(1) 16 fóvrier 1839. Ms. 426, ined.