Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <805>
immagine non disponibile

La ffiovineessa e Vmtóo di Agostino Bufimi 805
che è propria più delle età primitive, della giovinezza del mondo (come è propria di un giovane più che di un vecchio), che dei secoli posteriori in cui predomina la ragione (1). È vero che-ab­biamo guadagnato in libertà, poiché la schiavitù è riprovata, in teoria almeno, dappertutto, che il feudalismo cade pezzo a pezzo, ma confessiamo pure che siamo inferiori agli antichi nelP eser­cizio delle virtù primitive che si addicono in modo particolare agli uomini liberi, come l'ospitalità, la buona fede, l'inviolabilità del giuramento è così via. Ma per quel che riguarda il cuore dell'uomo, in che ha subito cambiamenti?
Egli, Agostino, dava grandissima importanza all'educazione, che sola può non sradicare, ma modificare, purificare le passioni dell'uomo; ma che cosa ha di comune una educazione, la quale dipenda dal libero arbitrio, e quindi potrebbe essere e non es­sere, con quel progresso necessario, continuo, che farebbe dire volentieri ebbene! poiché questo progresso deve venire neces­sariamente a cercarci, attendiamolo comodamente senza darci la pena di andare ad incontrarlo. E dove andiamo a ricercare quel­l'educazione, la quale è il solo mezzo che possa operare qualche cosa di bene sull'individuo, se non nel cristianesimo, che, per confessione degli stessi suoi nemici, predica le più alte virtù morali! (2).
Una considerazione che avrebbe dovuto far cadere le armi di mano agli avversari del Cristianesimo, era, secondo il Euffìni, la simpatia o piuttosto l'ardente carità, di cui il Cristo da dato l'esempio nella sua vita ed ha inculcato nei suoi precetti, verso gli infelici/ Tutti i problemi sociali più diiieiii a risolversi per le politiche moderne non avrebbero una soluzione semplice e fa­cile, se la vita del Cristo fosse imitata e i suoi precetti fossero veramente sentiti? E come si può affermare ohe il Cristianesimo è antico e sorpassato, che non basta più all'umanità, quando non si è ancor cominciato a praticarlo nelle leggi della società civile?
Dove trovare la religione il cui fondatore voglia morire su una croce fra due ladroni, dopo di aver trascorso la vita tra i poveri, gli infermi, i fanciulli, ed i peccatori pentiti? Dove tro­vare una denominazione più commovente, più nobile più divina
(1) Cfr. la lettera a Fed. Rosazza, in data 9 ottobre 1829, Genova, pnbbl. dal FÀMJEEA, in Biv. M Eisorfc voi. I, (1895) pagg. 960 e segg.
(2) 2 mais, 183-7; Londres, Ms. 355. GkfgfjOC trad. pagg. 177-179,