Rassegna storica del Risorgimento
RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno
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1922
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pagina
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808
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0S Maria Rosa Bomafe
A lui si rivolse Giovanni Euffini, allorché- il Popoli, essendo migliorata la sua condizione, rinunciò a parecchie lezioni d'italiano, pregando di cedergliene alcuna (1); ma non consegni il suo scopo, perchè il Popoli le aveva cedute ad un tale da cui aveva ricevuto dei favori.
Frattanto le vicende politiche cominciavano a volgere migliori per gli esuli. 1/8 maggio 1837 il ministro Mole concedeva amnistia quasi generale per i reati politici, in occasione delle nozze del duca d'Orléans, figlio di Luigi Filippo, con Elena di Mecklembui'g-Sehwerin (2).
Luigi Filippo cOpva un atto di clemenza che avrebbe rafforzato il 8uo.;rono, procurandogli le benedizioni di molte famiglie beneficate. La clémence est quelque chose de si beau et de si doux que ,je m'étonne seulement qu'on ne l'exerce pas plus souvent . Osservava a tal proposito Agostino Buffini, che, se avesse potuto dare un consiglio al re di Francia, avrebbe voluto dirgli di percorrere tutta Parigi a piedi, insieme con la sua famiglia. Je paire la tètè qu'oii ne lève pas un seni doigt contro lui (3).
JSéì settembre 1838 era l'Imperatore Ferdinando I d'Austria, che, per la sua incoronazione, concedeva l'amnistia a tutti i prigionieri di Stato ed agli emigrati politici, a condizione, però, per questi ultimi, di domandare! la facoltà di tornare in Patria. I giornali confrontando l'amnistia di Luigi Filippo con quella di
perchè a forza di sentirselo ripetere da tuia folla di parassiti affamati, ai quali tìava da mangiare' ' Bologna, egli aveva fluito per pmmm .0 aotìt 1839 Loaes* MOV-, Sfe; 4Srt)* Sposò una inglese, miss Fergason, relativamente iacea. Avendo essa scoperto che Popoli era assai a corto di danaro (questa è la versione di Popoli stesso), élla uu giorno glie no olferse* JPepoli riongòjcpme <li ragione,. Quella insistè al punto di dirgli che se egli aveva difficolta di ricever denari da una straniera o'era pur mezzo di appianare l'ostacolo. In- dovini il resto. È un buon giovine al fondo, molto limitato intellettualmente benché sicreda un grand'uomo; poi na queifoae ini spiace un poco, un certo puzzo di nobiltà attorno, non colpa stia, ma della nascita, ed edluea- zione . (Giov., 13 settembre 1839 Londra, Ms. 456, ined.).
My' Ne avrei Patto a meno assai volentieri jm molte ragioni, ma à bas l'amour rwopre, son risoluto a far di tutto fuorché male azioni (Lett. cit.
tèi. 13 sefct,).
M'M* BBIZZOLAHA, Op. oit., pagg. 400-418. (3) 11 mais 1837, Londres> Ms. 355.