Rassegna storica del Risorgimento
RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno
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1922
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pagina
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817
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La ffioMnezm e VmìHo di Agostina Raffittii Si?
Ebbe subito qualche lezione da cui ricavava un modesto guadagno (l).
Se l'improvvisa perdita del padre non avesse steso un velo di malinconia sopra i pensieri dell'esule e sopra gli oggetti che lo circondavano, se l'anima sua. non avesse pianto con continue lacrime la vedovanza, la solitudine, il multiforme martirio della madre, egli sarebbe quasi stato indotto a credere che una nuova e migliore epoca fosse cominciata per la sua vita (2).
Bensì anche il dolore ha i suoi piaceri: forse io più sento e meglio apprezzo le cortesie usatemi, perchè la malinconia affina gli affetti ; un po' di bene che sia fatto a me, mi pare, venga a ricadere in istillo di rugiada sullo stanco tuo capo, e io sono pieno di gratitudine pel più lieve atto gentile, perchè credo il tuo spirito presente e rallegrantesene. Talvolta dopo un colloquio, che suoni simpatia, mi viene un impeto di strin- gere la mano al mio interlocutore, dicendogli: di questa ama- bilita vostra scriverò a mia madre. Senonche la mia mente, più poetica molto, che la mia età, i miei casi, e la mia espe- rienza non dovrebbero mentire, abbella di molto il medio, nel quale, si trova. Queste nature sono buone, ma io le vesto troppo per avventura de' miei affetti, i quali per essere ora
(1) opprima mia degna doppia di vecchi eoiiiugi, i signori Boll, che si disponevano partite jor- l'Ìtaifia poi una signorina, l;qaale prendeva due lezioni alla settimana, pagando duo ghinee ogni dodici lezioni: (27 avril 1840, Sfa. 489, :ck)i' oltre a queste due lezioni aveva trovato nn allievo che gli volle
, pagare alitici patatìiénte una dozzina di lezioni . ossia quattro ghinee. A qneste se ne aggiunsero mitre tri seguito.
(2) Badare tanto ai propri interessi, assistere a pra<nzi, andare a feste, quando ti amore nn padre,, quando hai una madre immersa nel pianto, dop-. piamone" védova, oppressa di entro, attorniata da difficoltà, potrebbe parere segno " di; mente leggera, o di cuore se non assiderato, tepido almeno. Ma tu, o Santa.; giusta, tu non guardi al tìglio cogli occhi loschi; M mondo. fcu ben: vedi, che questi atti profani, compongono la mia vita esterna, Tenore menate, ài petratto in concludente ;'Wk sai eira altra è la mia vita intima
r permanente, rievardie. L'anima mia -tkè- con !8Cende nei' tuoi dolori, beve lo tàè feline? iMtìii'te te sembra Si muovono automaticamente, nbbidendo 4 ud una mira di intercSsiv òke. e solo; é nel nome, e non nel fatto: dacché <t questa mira è pure un dovere per me, dacché ;da un metallo spregevole per s ponno derivarsi consolazioni i un po' di riposo alla mestissima e travasi giiatissinw dello donne (domenica, 10 maggio 1:840, Ms. 490 cit).