Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <829>
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Xa giovinezza e l'esilio di Agostino Muffirti 829
di un verbo; quindi correggeva le traduzioni assegnate por com­pito, e a voce faceva ritradurre dal testo; interrogava sedie regole, ne spiegava delle nuove; infine leggeva e faceva non ripetere solo, ma anche analizzare trenta o quaranta frasi (1).
Quando le allieve avevano sufficiente conoscenza delle prin­cipali regole, faceva loro leggere qualche libro, specialmente i Promessi.Sposi, le Mie prigioni (2)-y Divina Commedia.
B commento a Dante gli aveva procurato molto lavoro: egli aveva scritto in inglese un breve discorso sul poema, che le ragazze copiavano e studiavano, e il commento (pure in in­glese) dei primi dieci canti- Aveva preparato appositiMWàÈ di grammatica; tradotto un libro del Telemaco in buon italiano e Hi :àv'èv:a scritto (o meglio stampato colla penna) i vari brani su cinquanta piccoli fogli; alle scolare faceva patere* e poi, corretti gli errori grammaticali, dava loro uno dei suoi fogli con la sua versione, che dovevano comparare alla loro per imparare
fi) 8 novembre 18A3, Edimburgo, Ms. 723.
(2) A proposito dello Mie Prigioni, in una Ietterò alla madre narra, dopo aver premesse oli un e ognsMeiwziQni;. mi aneddoto. Occorsogli facondo lezione?. Voglio raccontarti-tuta piccola avventura che mi aooatilfe ièri. Nelle classi 6 difficile per un maestro evitare nn po' di favoritismo. Le ragazze più studiose, più amabili più gentili, diventano naturalmente più care. L'unico effetto di ciò è ch'io mi dimostro verso le- predilette- più. severo, più rigoroso: se non ohe voi donne avete un sottil senso in queste materie. (Che so per esperienza non prima nascere in. me Tina di queste tali predilezioni, ohe la ragazza che n'è l'oggetto. l'Jia già indovinato. Tn una certa classe io ebbi sino a ieri mia prediletta, una giovinetta dell'ultimo e brtièmtÌ:c;o!?li'eaindc.lje.ggo con costoro quel libro così illogicamente pensato è scioccamente scritto dello Prigioni di Pellico, sebbene eoa* M Ibej materiali. Leggevamo nel capitolo dove egli narra eh allo Spielberg sondo messo temporaneantent In ini MÈÈ}Miì pensò al suicidio, e aggiunge :cfe/iF?: ijnedosìnio un vecchio boemo;* sfraceltBto il cranio contro: ila parete e che questa immagine gli stevgj' semate innanzi. Ieri io avevo dlmputki'to ft mio 'Wkffl tò la prediletto tosto a porgermi garbata-mente M suo. .L'apro al passo del boeoift mtcftfoitogocelli sopn una nota con matita fatta :è.v. fot' élà pSÒJ'" Hoerop-- oldbfca ao siginlicava asino d*im veccliinno*/ JSà ne rìdo 'istma un. roafc ano. crederai' ohe mi tremavano le braccia, e che le. ; jjì :WMata non SO SO Mi. P di disprezzo elio la feci arrossare?, *. Wm mn w'Jnnzj ma significava pei'Mi.tusensfbilità in quella giovinetta. (IO giugno 184fc> Edimburgo, Ms. 87Q),