Rassegna storica del Risorgimento

RUFFINI (FAMIGLIA) ; RUFFINI AGOSTINO
anno <1922>   pagina <830>
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830'
Maria Rosa Bomate
a tradurre con una certa eleganza, e la lezione seguente dove­vano tradurre a voce dal testo seeoudo la correzione sua (1).
Abituava, poi, le scolare, così le principianti come quelle già progredite, a parlare in italiano: un po' da pappagallo e con certi ingegnetti meccanici quasi, ma insomma, slegano lo scilin­guagnolo (2)i
Non è a dire come un tale zelo gli aumentasse il credito presso i direttori, e gli procurasse il favore delle allieve.
La sua condizione ;<S di gran lunga migliorata, pur essendo soggetta air inevitabile oscillazione del numero delle scolare (3).
Tuttavia, specialmente quando, colla fine del marzo: 18i37. ebbe; tiianine l'obbligo di cedere una parte dei suoi proventi al Griglio! i, il Buifini s 'ftio- in condizione di poter vivere indipen­dentemente dalla madre, che era in grandi strettezze finanziario dopo la morte del marito (4), con debiti, per saldare i quali, do­vette risolversi a lunghe e penose trattative per vendere alcuni beni posseduti a Finale (5).
.) 15 Wxém JÉk Wmburgo, Msv- :
(2) 23 novembre 1846. Edimburgo,, Ms. ì'jt
(3) 11 che influiva sul guadagno, pèr/cftS in alcuno istituzioni lo pagavano a seconda del ninnerò d'eM;e> iailOne.. (16 ottobre 1842. Edimburgo, Ms. 643).
(4) Pur essondo in tali condizioni, donna Eleonora aveva voluto trascor-r rerc* corno si è veduto, qualche tempo coi tìgli, per la qtial cosa lo- moveva critiche Maria Mazzini. V. in proposito cosa scriveva alla madre-Agostino il 10 inolio I842iils. 615. CAGNACCI, pagg. 270 è segg.
(5) Nelle jptìjére parlano speeiat'menfce del Belvedere ; Erano luoghi molto cari ai Raffini. (GèlfO; -itioi sito deve risvegliar gran numero di jdeel nella fetta mente. È stato pernio Ito tempo il nostro qnartìer generalo.Moltedj membranze di altri tempi legano BanMa mia a qa luoghi* Ero più giovano jioit :-sojo d'anni, ma di spirito, e là e.bM dolori e ;gieie: e; iaffettìrr.Pnre non ho ropetìb della mia gioventù, di quei tmnpi. Ce un lato poetico, o piuttosto ro­manzesco, in fondo peraltro quella gioventù si sostanziava in nua cieca spen­sieratezza. È. .poesia il veder tatto tinto del colore dell'iperbole? Non credo. È poesia fra la passione e la ragione dar sempre la palma alla prima? N:on credo; E però., vodii; quantunque questa Inghilterra m'abbia. tóagia:nato'iìi?;gran 'dolói;!.,. pure lo le ho qualche obbligo. sMto tp bagno freddo ad una immagina­zione intemperante. H otion senso, ohe avea sempre fermentato sordamente entro di me, quii tìnalniento s'è intronizzato nella mia mente.-. Me "inollto, pen­sato, penso molto, sono sceso allo widioìicli tante opinioni, e dì tante azioni, té spesso vM accanato risvegliarnii come ria un sogno. Ho ventinovo -anni, son