Rassegna storica del Risorgimento

CASTAGNETTO, CESARE TRABUCCO DI ; GIOVANETTI GIACOMO
anno <1922>   pagina <860>
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M Cmtàgmlbv al (Immétti,
Mio caro Oav
Vorrei aver piti tempo per riypomìtìi'B all'interessantissima sua ma creda che non ho né tempo uè testa. La situazione è delle più gravi, e si può dire che la causa italiana è rovinata, almeno per molto tempo. Comunque come lei io non credo al comunismo, pure mi spaventa il radicalismo e tale è la piega che prendono le cose. Saressimo a tempo ancora a salvare il principio monarchico ma non ce* risoluzione ed intanto i mo­menti ipcùano. Il ministero è assai d'accordo e capisce la gra­vità della posizione. Ohi deve capirla meglio, la conosce ma non vuole arrendersi. Non sagriiìcherà il paese col sangue, ma temo purtroppo che lo sarà egualmente per qualche fatale -< voluzione
faccio del mio conto quel che posso ed ì di lèi consigli sono anche messi avanti. Mi ami e creda
Suo aff.nip Di CASTAX33TETTO 4 ffllm (tò48).
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tÌÌjQGastaynetto al Giovaneiti.
Mio caro Giovanetti,
Della volontà M Be cosa vuol che io le dica? Egli non 1* ha spiegata né crede dove? preeiptare per le cose di Napoli. Io concorro con lei a pensare cÈm per una costituzione non siamo maturi, e quéi nostri politici che han bruciato ieri in ef­fige il sig. Guizot han dato saggio del loro valore. Ma l'idea d'un voto deliberativo del Consiglio di Stato mi spaventa ipelH ehè avvezziamo la nazione ad una sola assemblea che è il voto ardente dei liberali radicali. Se dunque guadagnando tempo si -potessero consolidare le nostre instituzioni eredo sarebbe una arcui fortuna, e poco per volta l'educazione politica si compi-