Rassegna storica del Risorgimento

CASTAGNETTO, CESARE TRABUCCO DI ; GIOVANETTI GIACOMO
anno <1922>   pagina <867>
immagine non disponibile

Lettere del conte di Oasktgmtto a G. Giovanetti 80?
xxvn
Il Castagnetta al. Giova/netti.
17 febbraio (1818). Caro Sig. Oav.,
Sul dubbio ch'ella mi propone non posso ancora risponderle e mi riservo visto che vedrò il Ee al quale feci conoscere la cosa: forse ne parlerà oggi in conferenza. Napoli ha pubblicato la sua costituzione. Vedo che ha dato qualche luogo alla capa­cità: quanto al censo penso che faranno delle categorie. Non è parlato di giury, e non è previsto il caso di reggenza: è un misto fra la carta Francese e la Belga. La città di Torino rimandò al Ee la preghiera per un solenne Te Deum il 27. S. M. annuì e la cosa rimane legalizzata. Non dubito che il concorso sarà im­menso e se il Ee uscirà come si spera, l'entusiasmo sarà al colmo. Il figlio di Villamarina fu nominato alla legazione di Firenze.
Di Eoma le notizie sono allarmanti. Vedo come lei il bivio crudele, e non so come il S. P. potrà cavarsela. Un buon ac­cordo fra i Principi Italiani sarebbe un gran benefizio, ma la storia è là che parla, né io posso credere a quest'unione tanto predicata finché non la veda in effetto. Ciò tra lei e me essendo un'opinione mia particolare. Quanto alle faccende di Lombardia per assicurarne l'esito ci vuole la pazienza.
Suo aff.mo Di OASTAGKETTO
XXVUEI Il Oastagnetto al Giova/netti,
Caro Sig Oav.,
Ella non mi parla più di sua salute dunque conchiudo che sia rimessa e ne godo. Con tutto il desiderio di rivederla vorrei che non fosse per il Consiglio straordinario che io deploro. Dissi il mio sentimento e ciò basta, non debbo far altro. Delle opinioni da lei manifestatemi non tralasciai tenerne al corrente il C.te di Eevel ed anche il padrone, quindi sto aspettando e compatisco chi è a quest'ora a capo del governo, segnatamente Bevel mio buon amico, tutto lealtà ed amore del bene, il quale