Rassegna storica del Risorgimento

1825 ; PROCESSI ; CARBONERIA ; MARCHE
anno <1922>   pagina <883>
immagine non disponibile

Processi e retiamone generate sulla Carboneria ecc. 883
vevano, e dichiaravano, che di questo i settari si dovevano ser­vire nell'esercizio delle loro cerimonie e dei loro riti.
A ciascheelun individuo, che veniva inviato nelle segrete società, si faceva conoscere la legge di provvedersi di uno stillo: (fol. 58 m 216, 347 t., 500 t., 501 ed altri).
Nelle aggregazioni erano infatti i settari di quest'arma pre­muniti: (fol. 25, 83 t., 213, 217, 348, 396, 474 t. e 930 t.).
Questa medesima arma inoltre doveva servire per la puni­zione dei traditori. I principii poi di questa carbonica società erano infami e perversi. Si disponeva in essi il massacro di tutti quelli che non pensavano come i carbonari. Prescrivevano le pene contro i membri disobbidienti e traditori.
Agli iniziati si faceva perciò conoscere, che la punizione contro quelli, che tradivano la soeietà, e divenivano spergiuri, era la morte.
Con la catena d'unione si giurava odio e morte agli ini­mici tutti della Società: (fol. 25, 28 t., 29, 84, 213, 217, 220, 331, 396, 397, 474, 930 t., 931, 983 t., 984).
GÌ' incauti e traviati, che si aggregavano, dovevano prestare un terribile giuramento. La sostanza era quella di mantenere ed osservale il segreto per soccorsi scambievolmente: di odiare qualunque governo monarchico, e tutti quelli che fossero al medesimo aderenti, e di dare la morte ai nemici della Società-Se divenivano traditori, s'invocava la morte, e a questa si as­soggettavano. Si sono venute a conoscere le formalità delle re­cezioni. A questo effetto si preparava una tavola, sopra della quale si spandeva un nero tappeto.
Vi si mettevano dme teschi di morto, dei stUU e una accet-tola di ottone: tre lumi. Intorno alle pareti vi erano affissi dei quadri con cornice nera, rappresentanti teste di morto dipinte in bianco sopra una carta con fondo nero, con l'iscrizione Memento mori . Sotto questi quadri ardeva un lumicino. Prima di cominciare i travagli, come si esprimono i settari, il Reggente o il Centurione diceva: Tutti all'ordine . Allora i fratelli si dovevano alzare tutti in piedi. I fratelli del Dovere astanti si dovevano porre Ire dita a traverso sopra il mento.
I carbonari dovevano stare colle mani sopraposte sul ventre.
II Reggente, o il Centurione domandava ai Maestro Reggitore: che ora abbiamo? Questi rispondeva: Il sole spunta sul nostro orizzonte ; ed il secondo Maestro diceva: Il sole è