Rassegna storica del Risorgimento

1825 ; PROCESSI ; CARBONERIA ; MARCHE
anno <1922>   pagina <904>
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Elia Colini-Baldeschi
tanto nella Locanda della Paee, quanto nella Trattoria dei Tre Gobbi, luoghi delle adunanze, e riunioni settarie (fol. 537, 539, !**, !f 513 t<, lp!
E si verifica anche da un correo confesso (fol. 738 t., 789).
E dal sergente Moscardini attiro di correi, carcerato (fol. 833 t.o, 834).
L'inquisito ammette di aver praticato nella locanda e trat­toria suddetta, e di essersi trovato in essa in una unione di altre persone, che indica conosciute tutte come settarie (fol. 320 t, 121 e t., 726), ma suppone d'essere andato in questi locali per mangiare, e bevere, negando le riunioni, e adunanze anche alle ammonizioni (fol. 122 e i-, 123, SS? W W 728 e fe-)-
La pubblica voce, e fama, e comune opinione, che l'inquisito fosse uno dei settari, e come tale arrestato, altre volte già riferita.
Li suoi mendacj, poiché costituito..,..
Nega di sapere essere esistita, ed esistere in Pesaro sette, e società segrete, e molto meno la Carbonica, e quella dei Fra­telli del Dovere, dicendo, che non sa, cosa vogliono significare queste cose; e che quando seguirono gli arresti di Romagna, sentiva dire, che erano seguiti per affari di setta, ma che non ne capiva niente
Ottavo reo carcerato:
VINCENZO AIJBSSANDEONI, figlio di Natale, nativo di Pesaro, d'anni 34, calzolaio, ammogliato con una figlia.
Come imo dei settari venne arrestato sotto il giorno 13 agosto p. p. Vincenzo Alessandroni.
Appartiene l'inquisito suddetto alla società dei Fratelli del Dovere (fol. 53 t., 477). I
E de auditu ne depongono altri due settari (fol. 188, 505).
Come appartenente a queste*; Società ha assistito ad una aggregazione, che ebbe luogo di notte tempo nel locale della Canonica (fol. 26 t.).
L'associazione con Vincenzi Orioli, uno dei capi della se­greta Società suddetta, e con altri settari, con li quali è andato a bevere, e segnatamente nella Trattoria dei Tre Gobbi, conforme ammette l'Orioli, e non lo impugna neppure il carcerato (fol. 486 e t., 491 t., al 494), e questa associazione si verifica anche dai testimoni, che lo hanno veduto in unione d'altri settari nella trattoria suddetta (fol. 540, 556, 573).