Rassegna storica del Risorgimento

1825 ; PROCESSI ; CARBONERIA ; MARCHE
anno <1922>   pagina <919>
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sì degnò di partecipare la presa decisione dal Sagro Tribunale sol proposito suddetto, facendo conoscere, eh non ostante Tal-legata speiitanea/ JPlotésse servire la Commissione éèì suoi dritti, e si dovesse proseguire la causa, come di ragione (ibL 976).
potiti cata all'inquisito questa suprema decisione nei modi legali,, non ebbe che replicare (fol. 981 t,M).
QuiuA Jrla la solita ammonizione É/M la verità eon-ess espiicitamentéj,, iseMxene ceni qualità scusante, la sua per­tinenza alla setta Carbonica
VlElfccconta egli, che stando in Senigallia fosse chiamato a .questa città M Pesaro per alcune operazioni di servìzio militare,
'e venuto circa la fine dell'anno I82a, o principio del 1824, trovasse nella guarnigione di Pesaro il tenente Bota.
Ohe questi lo invitasse una isera ad andare alla sua abita­zione ÉÉ era fuori del quartiere, e precisamente alla Corona.
Ctte essendovi andato trovasse il Bota, il quale all'istante chiuse, ed assicurò la porta della medesima; che dalla contigna camera fece venire altre due persone, una delle quali era Ga-vèllij ora carabiniere,, ed altra della quale il confitente non ha ricordato il nome.
Ohe incominciasse il Bota allora a persuaderlo ad entrare nella loro Società, che quelli due erano buoni amici.
Ohe questa Società non era aito, che una Società di buoni amici pronti a soccorsi uno coll'altro in caso di bisogno, che aveva nel suo seno ragguardevoli personaggi, che non vi era-alcuna cosa contraria alla religione.
Ohe il Bota gli mostrò allora gli arrexft carbonici, consi­stènti in fasce tricolori, cioè, nero, bleu, ed amaranto, due pic­cole accettole di ottono; il quadro, carbonico dipinto in carta: con­teneva questo il sole, ed alcune stelle; una scala; un fornèllo; una croce; una corona di spine, ed alcune piante di alberi con foghe.
jéuppone Moscàr'àinìche sì ricusasse sempre di aderire allo istanze del Botaj e egll altri, è protestasse di non voler far parte di alcuna società, nò di volersi aggregare alla setta Carbonica.
-ledendo, dice egli, il Bota, e compagni questa sua ripulsa, vollero esigere da jui un giuramento promissorio di non mani­festare ad alcuno quanto aveva veduto, e quanto si era detto, e che egli promettesse, che avrebbe mantenuto il segreto; che dasse la sua parola di onore. Il Bota, e gli altri vollero esigere però questo giuramento, che prescrivevano i statuti e che ve lo