Rassegna storica del Risorgimento
ROMA
anno
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1922
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pagina
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930
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J(jU Domenico Spadoni
anni le rendite del suo patrimonio. Rilasciato in libertà il Porri era tornato a Recanati; poscia, dopo alcuni mesi di soggiorno ad Aquila per suoi interessi, era passato a vivere in Macerata, cappellano del Bandini in fè. Maria in Selva e f. OusÈoie delia. Cattedrale, finché nel 1815, per relazioni sospette con una donna coinquilina, sospeso a èMm da quel vescovo filisi Strambi, era accorso in Roma dove lo Strambi trovavasi, e quivi, riammesso dopo esercizi all'officiatimi, aveva finito per rimanere, essendosi occupato come cappellano del M.se Oav. Marafoschi.
Sempre a suo dire, D. Luigi Ferri, dopo celebrata al tocco la messa nel palazzo Marafoschi in Piazza Colonna, soleva andare a pranzo nella trattoria al palazzo Lepri, dove discorreva col ÌojÈèseri che vi capitavano. Quindi, per isbarcare il lunario, s'industriava andando a dar lezioni particolari a qualche ragazzo, dopo di che ;fa solito fare una passeggiata solo, salvochè non s'incontrasse con qualche Maceratese conoscente e alla sera intratténevasi qualche ora, fin verso le 2 e mèzzo, al caffè in Piazza Colonna, 6tto Marafoschi., discorrendo accademicamente (son sue parole) col cameriere di Mons. Bernetti da lui conosciuto a Fermo, col recanatese Vincenzo Fedeli, cameriere del principe Gabrielli (1), e con qualche altro, dopo di che egli ritiravasi nella sua abitazione, la quale dapprima era presso Franceschino (Marconi), cuoco del card. Consalvi, e ultimamente altra, presa in assoluto suo conto e ch'era incontro alla posteria di S. Vincenzo e Anastasio a *ÉJvi (2).
Ma il tenore di vita di questo sacerdote, concittadino di Giacomo Leopardi, era davvero così semplice ed innocente? Tale non parve in un certo momento alla Polizia pontificia, poiché
(1) Probabilmente Pompeo) ltfllt WéìSsM ex .captano inapulttop. nico. V. GM ufficiali dui pervado napoleonico nati nello Stato pontificio. Roma, Albrighi o Segati, lffij pagg. 51-52.
(2),ilii Roma il Ferri non aveva inoltre, secondo il suo assetto., altea conoscenza od amiòtaìa a'Mfaruori delle guardie nobili do S.S* tìav. Camillo Capotesti maceratese e car Massueci di Bboaaati, del recanarese Melehiorri e del ttlottrancse conte Genti-Ioni, entrambi tenenti nel Corpo (lei carabinieri, nonché del mareso. d'alloggio noi. Paoico fontani purè É fieonnati, e degli altri recanatesi; a;vv. Sartorottd, domiciliato da molti anni in Roma e del cav. Pola dieri (Pedali ri 7) ohe allora attendeva a' suoi interessi; Vi conosceva in oltre i fratelli itotrL M etti mio aveva una figlia maritato in casa Santacroce.