Rassegna storica del Risorgimento
ROMA
anno
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1922
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pagina
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934
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Domendoo Spadoni
e coperte notizie settarie ;(1). m le lettere che seguitavano a giungere in Eoma alPindiimo di D. Luigi Jjggri e che verisi-milmente la Polizia sequestrava alla Posta, tu an;cfe qualcuna di un A. Tagliasacchi, la prima delle quali da Firenze in data maggio. Egli scriveva appena giunto colà dopo Ja partenza da Boma e si diceva dispiacente, noà'per aver lasciato Boma. ma gli Amici nostri carissimi , cui pregava il Ferri di fare i suoi saluti distintissimi e specialmente al caro Palma , al quale prometteva di scrivere appena giunto a Livorno. Egli si diceva digiuno delle notizie del mondo per non aver veduto ancora per la stanchezza del lungo viaggio questi suoi cari Amici , chiedeva al Eerri (come tornerà a chiedere in attira sua posteriore) che cosa fosse di nuovo alla gran Piazza di Giosafat , o alla Valle di Q-iosafat , col quale convenzionale linguaggio intendeva alludere alle cose romane.
Di un affare del B. Palma parlava come incaricato in due lettere da Macerata del 10 marzo e 2 maggio P. Agostini, che
grado, mentre quello carbonico era il rovescio, SPADOKI D. fee e cospirasioni nello Stato pontefìcio all' indomani della Restaurazione. Torino, Società 3?oi? nese Editrice Nazionale, 1904.
(1) H Serbi ad es. informando nella lettera 30 gennaio del suo arrivo io Macerata in compagnia del Posa; nini, gli dà notizia fra l'altro del passaggio per Tolentino di un personaggio anconetano mandato affili volta, di Roma dalla Gendarmeria . n personaggio era il settario Francesco Possono. In quasi tutte le lettere scritte al Ferri si accenna con frasi talvolta sospette a una Rosina* sia pure con un coguome reale. Ma non va trascorato che Basino, per il dizionario guelfo significava polizìa e nel linguaggio oonvenzionole carbonico, secondo ebbe a dichiarare nejVprocessi austriaci Felice Foresti, significava Vendila. Così Si accenna al passaggio in Macerata con commendatizia del Ferri, d'un amico Bolognese in lettera 14 aprile e del Betti i lettera 2 maggio. Con lettera lì febbraio da Ancona il Posquini raccomandava ai Ferri la presentazione d'una supplica al card; Consalvi degli ufficiali reduci del Regno italico Pasquale Fronoioni e Mariano Bonterapi di Ancona, ritornati da circa un anno e mezzo da una lunga prigionia e di cui il primo con moglie' e il secondo pieno di ferite e in desolante miseria. Questi lamentavano ohe a favor loro non erano state osservate le promesse di pensione di scudi 6 mensili come a tutti gli altri e di assunzione in servizio militare. Essondo stato loro impedito di andare ; Boma, supplicavano la pensione oóme tutti gli altri ufficiali reduci dall'Annata. È superfluo aggiungere che il nome del Boiitorapi, e credo anche del Francioni, figura nelle processare carboniche marobegiane del tempo come carbonaio.