Rassegna storica del Risorgimento
ROMA
anno
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1922
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pagina
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936
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y3" fiammico Spadoni
Govèrno. Presso il termine del Governo di Murat vanne in Benna, e vi sì trattenne a lungo sperando di far qui qualche impresa speculativa per i propri interessi. Cessate però le sue speranze andette a Firenze per quindi passare a Sai-zana sua patria. Non so neppure di lui se ascritto ad alcuna setta . E con questo l'autorità inquirente aveva pel momento terminato., l'esame del Ferri.
Se non che la vigile e sospettosa polizia sequestrava in quei giorni alla Posta di Roma altre due lettere scritte dal Taglia-sacèlli da Livorno entrambe, di contenuto sospetto; erano in data 12 maggio e dirètte all' umanissimo Sig. Bernardo Palma e all' Ornatissimo Sig. D. Luigi Ferri, questa ultima d'una confidenza tutta singolare! H Ferri Vi era trattato con termini un po' li-cenziosetti per non essersi degnato di rispondere alla lettera da Firenze, dopo tante promesse fatte al Tagliasacchi nel suo distacco dalla Valle di Giosafat . H Tagliasacchi vi si lamentava pure del silenzio dell'Avr. Sartoretti per cui egli aveva fatto avere al Ferri una lettera, e, dopo avergli detto del proposito di stabilirsi in quel posto osservatore intrepido delle vicende umane nella speranza di farvi fortuna tutto dedicandosi al commercio per cui andava interessando gli amici che teneva in Ha-lia, chiudeva pregando il Ferri di portarsi dal eap. Domenico De Baracchini e di salutargli caramente l'amico Palma, festoni, e di dargli di tutti notizie, come degli amici .. Ma più sospetta e di accessibile contenuto era la lettera diretta nWmico Palma: del seguente tenore:
Per due ragioni non vi scrissi, prima perchè la stanchezza del viaggio, e la bile vomitata al confine Romano mi tenne dopo il mio arrivo qui il giorno 3 del corr. alquanto indisposto, in secondo luogo non avendo qui trovato il deg.mo signor Pignatelli che stava a Firenze; soltanto questa mattina ebbi l'onore di riverirlo e presentarli la vostra commendatizia, che gradì ed alla quale mi promise rispondere e di far di tutto pei favorire alle mie viste, onde per parte di questo deg.mo soggetto mi limito a porgervi i più cari saluti, e l'ingraziarvi poi di cuore della conoscenza procuratami. In mezzo alle mie pivi energiche ure per rinvenirmi un impiego in mercatura che per la Dio mercè non dispero lontano, ma anzi quasi sicuro, non ho trascurato aggiornarmi della situazione in cui trovasi il povero JptìÉI amalato, e da quanto ho potuto conoscere pare che la guarigione non