Rassegna storica del Risorgimento
ROMA
anno
<
1922
>
pagina
<
937
>
Homo, segreta alPmdmnmii della Restaurazione Mf
sia lontana. I consulti che tatti dì si fanno sono bastantemente pubblici per spetaj die il Bravo daijpag sicuri dei rimedi proposti. TJn mio particolare Amico che aT questa settimana parte per il paese del Chirurgo curante mi assicura che ini rag-guaglierà della condizione in cui troverassi l'amalato per regolarvi, sovvenendovi ch fi: j>rimo Testimonio che assistè al Testamento è uomo assai onestò,., .f facile nelle occasioni, tanto più avendo nel Luogo qualche amico che Li parli, ma per andare a sentire il sentimento elei Bravo, vi vogliono spese forti ed a questo non desistono le mie finanze. Ho sentito ohe il Notaro ha passato dei guai, e cip siasi state compromesse alcune persone, onde bramerei esser a giorno del successo, e sapere cosa vi è riuscito fin qui de* vostri interessi . La lettera terminava dolendosi del silenzio di quel birbo di D. Luigi Ferri e incaricandolo dei soliti saluti.
Di fronte a questa lettera in cui il Direttore generale di Polizia Mons. Pacca, col naso adusato a Civitavecchia alla sorveglianza della corrispondenza napoleonica, non aveva durato fatica a subodorare chi era il Bravo a cui vi si faceva allusione, fu creduto opportuno il 27T maggio sottoporre il Ferri a un nuovo esame esplicativo. Su domanda qnesti rispose: Non so che il Oiannavei (7 suo ascrHtore alla Carboneria), avesse o abbia amici particolari in Roma oltre quelli che ho accennati, e molto meno fuori dello Stato pontificio, giacché egli venne in Roma credo chiamato per l'ammissioue al suo nuovo impiego di Capitano delle Guardie di Finanza ed il suo trattenimento fu non più di due mesi; dopo i quali partì per ritornare in Macerata ove in tempo del passato Governo aveva esercitato un consimile impiego e per passare quindi al luogo del suo nuovo destino, come egli mi disse . Su domanda il Ferri rispose inoltre: Il Oiannavei è sicuramente giunto al grado di Maestro tra i Carbonari avendomelo confidato egli stesso, ma non so in qual grado si trovano gli altri che per tali ho conosciuti o nominati . Relativamente poi al Tagliasacchi il Ferri rispose : So che il Tagliasacchi abitava- 'in via Borgognone in casa d'un falegname per esservi stato a visitarlo due o tre volte, avendolo trovato con una donna e una creatura, qual donna che credo non gli sia moglie chiamasi Rosa ed è parente dell'avv. Sartoretti di Recanati, domiciliato da molti anni in Roma. Qualche volta in piazza Colonna l'ho visto passeggiare unito col colonnello Palma,;