Rassegna storica del Risorgimento
ROMA
anno
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1922
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pagina
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939
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Roma segreta all'indomani deità Restaurazione 939
conclusi che questo segno dovesse indicare la liberazione di Napoleone dall'Isola di S. Siena, e quindi pincipió dell'Indipendenza italiana per quanto ragionai tra me stesso. Più di ciò non è a mia notìzia, m vi può essere, perchè dai stessi loro discorsi ho rilevato che per sapere le cose, che si trattan dalle sette, bisogna intervenire alle riunioni ossia Baracche, ed esser anche avanzato a grado maggiore di quello d'apprendista .
Richiesto sul modo di corrispondere delle Loggie inferiori con la Centrale di Bologna, e se la segreta società in quella esistente avesse particolare denominazione diversa da quella dei Carbonari, il Ferri sul primo punto rispose di non sapere se la corrispondenza seguisse per la posta, o per spedizione particolare degli aggregati. Per altro essi dicevano che i Bolognesi erano molto tini, cioè astuti, ì elle si Sapevano regolare con molta avveu* tezza, per cui mi figuro che la corripondenza a quella Loggia non sia affidata a lettere per il giro di posta ma bensì ad individui che a tal uopo si spediscono . Circa il secondo punto il Ferri, eludendo lo domanda,-si disimpegnò còl- rispondere: Se poi la Loggia o sia società di Bologna abbia altre denominazioni diverse da quella dei Carbonari, posso con sicurezza accertare a V. S. aver rilevata dai suddetti miei amici Carbonari, che qualunque sia la denominazione di tali- tìeMe,. fette son di accordo nell'ogetto. che hanno i Carbonari, è che le diverse denominazioni delle sette nulla significano .
D. Luigi Ferri nei suo secondo costituto, dopo le aperture sulla carboneria . sui cai-bonari che asseriva di conoscere, avea concluso: Bel m ppp pso dire in proposito a discarico di mia èoSèienzà -e- chiedo che la mia confessione sia mantenuta segreta, ehe se fosse da loro discoperta sarei sicuro d'esser ammazzato come hanno già fatti di uno spergiuro indicatomi dai settari in aeerata; jÉSMfòse 'e Per questo, e p< cambiar metodo di vita desidero entrare; in una religione e particolarmente in quella der Camaldolesi e prego di parcecipare questo desiderio ai superióri perehè "Testasse tranquilla la mia coscienza . Non sappiamo sf questa pio desiderio del pentito e confesso concittadino del Leopai noneliè cappellano del conte cav. Marafo-schi, fu soddisfatto,; Sfel im ponesse dei carbonari marchegiagi come nelle i!00W te sentenze egli pft non appare, nè ci consta che cosa avvenisse di lui. Probabilmente quel sacerdote, pei? una provvida man del cielo aristocratico o prelatizio, che