Rassegna storica del Risorgimento
ROMA
anno
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1922
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pagina
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940
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[***** Domenico Spadoni
sotto il governo papale faceva miracoli anche nella cosidetta giustìzia, fu sottratto alla sorte JICJ tomo, inveee a molti altri carbonari men fortunati. Secondo .però ripulita tagli atti posteriori di quel processo par eerto clié Ih Mgr Serri ne'suoi costituti ora stailo ffflÌ :amm:d;tendo per lo più quel che sa-sapeva di non poter negare e dando pel resto risposte in gran parte insignificanti ed evasive o non rispondenti al vero e nascondendo affatto l'esistenza della Ghielfia.
Nicola; G-erbi ad es. confessò nelle processore marchegiane d'essere stato fatto carbonaro in Roma nel gennaio, nell'abita-tazione dell'Agostini, dietro esortazioni di Luigi Ferri (1). Il maestro carbonaro monteluponese AcMUe Bozzi nella sua confessione dell* 11 novembre 1817 dichiarò che nel settembre 1816, essendosi portato in Roma per suoi affari trattenendosi lino al marzo 1817, vi aveva veduto Domenico Oenabei (sic) ascolano, che aveva conosciuto' a Macerata ispettore di Finanza e che si trovava in Roma per ottenere impiego (allora era impiegato' nella Finanza, a quanto credeva, prima in Perugia, poi in Rieti) e conosciuto già per carbonaro allorché si trovava in Macerata. A Roma gli aveva fatto conoscere un tal Domenico. Boiklrini, a quanto credeva, impiegato anch'esso alla Finanza, ed un tal Meletti, te-nèlÉe 'ài cavalleria nelle truppa italiana, ambedue domiciliati in Fano, che pure erano in Roma per; esser impiegati ~eon questi era sempre imito jon notaio a lui incognito, d'una cinquantina d'anni, giusta statura, vestito, ben lacero, e coi quali si facevano discorsi fanatici, tendenti Éffici credere il sollecito ritorno eli Napoleone nello stato. Bea questi era D. Luigi Ferii di Reca-nati che allora dimorava in Roma ed altro sacerdote ascolano (2) di bassa statura , snella corporatura, di unamquantina d'anni, e che officiava, a quanto intèsi, nella chiesa della Rotonda, che si diedero loro tostò/a conoscere per ascritti alla società dei
(); II Sorbi disse <Ii u v? onoseittio in Uo)Mtt IttUMfteoi -Agostini .dì Ma~ erafei ,o-ÌkiWtfcì il Jfamjji me jy(iQj Ba'tlM fcradi di Foligno, nini volta gendarme noi cessato ww' bulino.
(2) Forse quid B, GuwanaH Pelliccioni ili tifti 'ffatemim Ietterò di > fosti,ui,,>;ucincsteaiie;'Uil' Ftirri. iucai'ioandolòrdi saJirti patKfiÓìatì tira i buoni ainicit * m niifloiico! M massoni e carbonari presentato dal carbonaro astiò--fano P. Boatti Luigi; arrestato -oi WEttMft 4f >e impuniti si leggo? M MommUso Srwsom i -McoVi* in Roma v'iemmim