Rassegna storica del Risorgimento
ROMA
anno
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1922
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pagina
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946
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fiammico Spadoni
Fatto si è che nel nuovo costituto cui fa sottoposto, il Valentin!, su domanda dell'Arduini, sostituto assessore dell'Alta Polizia, disse di conoscere in Soma fra gli aliai un tal Vincenzo di Reoanati, cameriere del principe Gabrielli. Chiestogli com'egli lo aveva conosciuto, rispose che il sacerdote recanatese I). Luigi Ferri, nell'occasione che con lui era rimasto custodito nel carcere romano di Polizia, gli aveva detto che presso quel Principe vi era cameriere un tal Vincenzo, il quale'spettava alla società dei Carbonari; dimodoché, dopo la sua dimissione, egli aveva cercato di conoscerlo essendo andato a trovarlo nel palazzo del suo padrone e nei loro discorsi gli manifestò spettare effettattìiatò alla detta società e lo solenne d'un pezzo di dieci paoli. Per mezzo d'un carabiniere della Guardia del Governo avendogli scritto un biglietto, esso Vincenzo gli mandò altri sei paoli Bai suoi discorsi, prosegui a dichiarare il Valentrni, appresi ch'egli stava aspettando una rivolta dicendogli che tra: brève sarebbe nata una rivoluzione, e che gli Americani sarebbero venuti a liberarci .
Questa notizia era probabilmente l'eco di quella che contemporaneamente si buccinava fra i Carbonari e Guelfi nelle Marche (1), sia per, consolarsi delio scacco da loro subito per l'abortita cospirazione maceratese, sia per cercar di porre un riparo alle conseguente carcerazioni ,chè Geminavano il lutto e lo sgomento fra le loro file. Forse il Fedeli quella voce avrà 'avua per qualche adepto marchegiano di passaggio alla dominatole o per lettera da qualche amico di là e specialmente dalla sua Be-canati, ove, quantunque non consti fosse allora una Vendita, non mancavano però carbonari e guelfi. H Valentin! stesso, nelle sue prime confessioni, aveva accennato ai soccorsi ricévuti in Recanati da un Francesco Oontulmari, essendo di colà passato per recarsi a Macerata (2).
(1) Cosi ad cs. il Giacomini, dopo aver chiesto l'impunità andata rb'a'g? gio. esplorativo in Ancona, seppe da G. B. Peana (secondochfe p*I differì' nói suo rivelo il novembre l'SK)".' Che da Trieste e Corfn esso aveva nuove aorte che gliamericani sarebbero quanto prima approdali aMa laaggla Italia per invadere lo Stato, pontificio;aìStitto tonato dai sette!-gir ite mnta-zione di governo
(2) KeìHa confessione di Lnigi Pellegrini,, carbonaro esimano, si legge fra i carbonari l'Ancona il nome del causidico Giacomo Pettirossi di.Recanati,