Rassegna storica del Risorgimento
SFORZA GIOVANNI
anno
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1922
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pagina
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977
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GIOVANNI SFORZA
H primo ottobre dell'anno corrente, gli studi per la storia del Risorgimento hanno perduto uno dei loro più fecondi e insigni cultori nella persona del conte Giovanni Sforza, morto nella sua villa di Montignoso, alle porte di Massa di Lunigiana, ove era nato il 4 luglio 1846.
Uomo di stampo antico, educato squisitamente ai sensi della Patria, egli aveva, nell'ultimo ventennio specialmente, dedicato e profuso tutta la sua straordinaria attività ad illustrare episodi diversi e personaggi di quel secolo XTX nel quale era vissuto e del quale le sue relazioni e i suoi uffici gli avevano dato modo di studiare molte particolarità, altrui sfuggite. Né v'ha forse in tutta la Penisola periodico storico o di alta cultura che non abbia allora accolto con giubilo e riverenza qualcuna delle sue numerose pubblicazioni. Tale fu la sua fecondità, che queste salgono forse ad una cifra d'assai superiore a 500: né sarebbe inopportuno che qualcuno si assumesse l'incarico di somministrarci una bibliografìa completa di cotanto erudito, che giovasse alla cultura e agli studiosi nostri. Noi non possiamo tutte rammentarle per la tirannia dello spazio, che non ce lo consente: ma brevemente ricorderemo dell'Uomo esimio, col quale per circa un quarantennio fummo legati d'amicizia e di colleganza, le virtù preclare e l'opera degna della riverenza di tutti gl'Italiani.
Vissuto nei primi suoi anni a Massa in mezzo a quell aura piena di ricordi del '49 e di manzonianismo che promanava dalla famiglia Giorgini, in cui era entrata la figlia del Grande Lombardo, lo Sforza fa educato agli altissimi sentimenti della Patria, ai ricordi delle vicende sofferte per costituirla, agli accenni lon-