Rassegna storica del Risorgimento

SFORZA GIOVANNI
anno <1922>   pagina <979>
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Necrologio 979
scendono a particolari alquanto minuti, tale altra non riguardano personaggi di cartello. Ma, se ciò sia difetto, come se sia di­fetto la riluttanza dello Sforza a condensare in un solo lavoro organico tutte le notizie, che venne raccogliendo dagli archivi pubblici, dai privati o dalla viva voce dei suoi innumerevoli co­noscenti, tal difetto non a lui va imputato, ma alla prima for­mazione della sua mente, alla sua primiera educazione che, come abbiamo detto, a tale direttiva ne informava gli studi e la cultea.
ideilo Bforza l'eccessiva abbondanza delle pubblicazioni fu fatta a scapito della profondità e dell'organicità. Ma ciò non di nieiioj, egli, dotato di una facilità straordinaria di assimilazione, di una facilità maggiore ancora di espressione letteraria di quanto leggeva e pensava; colto, quanto pochi altri in materia del Ri­sorgimento sia nel rispetto delle fonti scritte, sia in quello delie fonti stampate, produsse nel suo complesso tale un'opera, ehe reca da per tutto maraviglia, e ehe lo costituiva e lo costituisca come l'abbiamo chiamato, uno dei più insigni cultori della storia del nostro Bisorgimento.
A questi pregi dello scrittore erano degne compagne le virtù del cittadino e del patriota; che, se anche maneggiasse la penna forse con troppo sapore quarantottesco, non profferiva mai cosa della Patria in modo che non dovesse essere da per tutto ap­plaudita.
La sua grande e grossa scrittura, che ai malignettà faceva dire ehe consumasse uu calamaio d'inchiostro per lettera, vergò tali pagine che molti vorrebbero avere pensato.
A Lui, pertanto, come a maggior Collega benemerito rive­renti c'inchiniamo, augurando all'Italia d'avere molti patrioti del di lui valore.
Roma, 27 novembre 1922.
B. CASANOVA.