Rassegna storica del Risorgimento
1819-1820 ; ROMAGNA ; CARBONERIA ; GIORNALISMO
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1923
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Jpulvio Ocmiom
storo, snella petulanza del chiedere, netta villania dell'operare. Questo: b in abbozzo il sistema economico dello Stato, ne il politico è certamente fi miglioro. Un Papa ohe quasi sempre è sciolto fra i più vecchi, ed imbecilli, poiché gli Elettori hanno Interesse che PEletto viva poco, e lasci fare; e quegli in cui si riunisce la somma di tutti I poteri. Questi poteri Egli lascia esercitare in cappa da un Cardinale il quale poi li dirama ad altri Cardinali, e Prelati nella, massima parte Stranieri, e perciò niente interessati al ben es-isere dei? Sudditi. Quindi un Genovese regge una Provincia, un Napoletano ne tiranneggia un altìgbj tpì Toscauo una terza, ift';così discorrendo. Un Mantovano e il Ministro delle Finanze, e dettando delle imposizioni che egli ' corto di non pagare;* assorbisce una parte del reddito dello Stato e compera delie tenute all'Estero. TJn Francese, un Spagnolo, un Tedesco siedono ne Tribunali Supremi, e sono gli arbitri dello nostre sostanze. Tutti poi non hanno altra norma ohe il loro capriccio. Il Segretario di Statò, il Tesoriere, ed altri si beffano del Papa. I Legati si beffano del Segretario di Stato, e del Tesoriere. I Vescovi Urtano coi Legati. Il Camerlengo dispone una cosa il Tesoriere la contromanda. Tutti vogliono comandare, nessuno sa a chi ubidire. Le Leggi Criminali non si conoscono. Le Civili sono un laberiuto la Procedura Criminale non v'è; la Civile non ha altro scopo, se non che tutte le liti vadino ad esternarsi nella Capitale, ed obbliga il laico, non obbliga il Prete, quasiché il Prete, e il Laico non sieno soggetti allo stesso Governo. In ogni Ramo non vi è che incertezza, contradizione, instabilità, e non vi è altro di metodico fermo fuori del pagamento delle imposte, e delle persecuzioni politiche. Le quali persecuzioni commechè dipendenti dallo stravagante volere di un Tiberio nella Capitale, o dagli odii privati nelle Provincie, rendono il dolce, e paterno Governò di S. S. di una tale intollerabilità ohe Giobbe istesso non sapria sostenerlo. Diffatti si può egli vivere a questo Mondo. La Camera vuole la metà delle tue rendite, Il Vescovo ti molesta per una Donna. La Polizia ti perseguita per opinione politica*. 0 Legato ti schiaccia perchè il suo potere sta. sotto alla sua porpora, e non conosce? gonfiai. La Inquisizione ti: carcera e ti tormenta in secreto per opinione Religiósa. 5f-Nobile ti vilipende se non lo strisci. Se ricorri ad alcuno non sei ascoltato, ò sei mandato, e rimandato da Erode a Pilato, e da Pilato ad Erode finché ti stanchi perchè non hai una legge da reclamare contro l'arbitrio e l'opressione. E quindi noi amantissimi sudditi di S. S. (ad eccezione di alcuni pochi) siamo o saremmo spiantati se Possidenti; falliti, se Commercianti; affamati se operai: derelitti se manifatturieri" avviliti se Agricoltori. Si numerano i nostri passi, si commentano le nostre parole, si perquisiscono le nostre Case, s'infamano le nostre famiglie, sì notano li nostri sguardi, si sospetta le nostre Amicizie, si sorvegliano i nostri divertimenti, e per dir tutto in uno, ci si tratta come bestie da soma. Tale o poco disìmile è la condizione di quasi tutti gli Italiani ricaduti sotto li antichi Domini. I Veneziani, i Genovesi:, già padroni di sé sono divenuti Provincie 'di "altrui. Il Re di Piemonte ha per fondamento delle sue azioni di