Rassegna storica del Risorgimento

1819-1820 ; ROMAGNA ; CARBONERIA ; GIORNALISMO
anno <1923>   pagina <16>
immagine non disponibile

16
Fulvio Cantoni
-E questa situata per maniera, ohe dove è feconda di. una derrata, dal-l'altra manca in modo che per gli oggetti di prima necessita è mestiere cia­scun Stato d'ossa ricorrere all'altro, per esserne fornito. E quando oiostran Principato si dovesse considerare estero tìelto:. alBaitro, danno considerabile a risentir né avrebbe sebbene ogni mezzo osasse per far rifiorire nel sno seno industria, e Commercio. 1, ohe ,giova. al Toscano, al Piemontese, la protezione dell'industria-, e M tJOmùlerdio rispettivaménte quando i confini di questo Stato sono così ristretti che alimento necessario recar non vi possono? A me pare di vedere un orgoglioso Fiume che tra* sponde rinchiuso rigurgitando può arrecare qualche beneficiò: alle : Campagne.
(sarà continuato).
(I soliti Estensori).
Seguito della Materia di cui al N. 18.
HM Forlì Giovedì 8 api-ile 1819.
.Laonde ciascuno di questi Stati quando pur fosse volonteroso di stabi­lire la felicità x>ropria riraareTibe nella sua intenzione deluso so per Commercio intemo non intende quello che per tutte.' -0--Italia far si può, e se operaj e mente non ponesse a conseguirlo, ed ad estenderlo quanto pinzasse possi41. ] Diversamente la protezione ch'egli recasse all'Industria, ed al Commercio par­ticolarmente non farebbe ohe. stuzzicar gli animi per vieppiù precipitarli nel-l'obbiezione. Diffatti chiunque si aftatticasse intorno ad oggetti sia d'Arte, o di mani fatare sia di miglioramento di Agricoltura, sia di qualsivoglia Industria o Commercio, come ne riunirebbe avvilito, o distolto per gli inciampi che ad ogni piccola distanza troverebbe, attesa la diversità degli Stati per la -man­canza di quelle sicurtà, che fra' Stati riputati Esteri l'uno rispètto all'altro da Leggi diverse regolate,- non si può aver porto per le moltiplicate Finanze, e sue ragioni, per priviìeggi diversi che in ano Stato si accordano più che in un altro, ora a questo ora a qnel ceto di Persone? Olerlocctóè- fortemente pun­gerebbe l'animo del Principe il vedere inettatói lo sue curo pei fiorimento dell'Industria, e del Commercio, E quello, che dello derrate si dice, facilmente si può volgerò alle Lettere. "Non v'è Nazione ohe sia tanto indietro quanto l'Italia nel saper spedi tornente ciò Ohe in ciascun punto di essa in rapporto di Scienze si fa.,, s'inventa. Ne vi è cosa che maggior ritardo porga all'avan­zamento delle cognizioni quanto l'ignorare queUe cheaitrison no;fe. Laonde anche questo sconcio V Italia prova per mancanza di Commercio. Fosse almeno scarsa d'ingegni per- poterlo tollerare. Ma questi abbondano, e mancano sola­mente di quel soccorso ch,e l'uno può all'altro apprestare. È dunque indubi­tato aver l'Italia necessità di Commercio, ohe generalmente sia diffuso per tutta la estensione di esso, e ohe sebbene in vari, e non pochi Principati di­visa veggasi sotto quest'aspetto considerar si debba come una sola. La Na­tura infatti cingendola di Mari da un Canto, e di altissime montagne dall'altro, sembra ohe l'abbia costituita tale da formare almeno per questo un corpo solo.