Rassegna storica del Risorgimento

1819-1820 ; ROMAGNA ; CARBONERIA ; GIORNALISMO
anno <1923>   pagina <17>
immagine non disponibile

Un nuovo esemplare di fogli Carbonici romagnoli ecc. 17
Stórna tao che daMimo; contme delle Sicilie al più altopuntò delle AJpi poco tliveraìflw. Pèejnperamenii de' suoi Popoli che sono quasi gli stessi i gusti loro, storpili' di poco diversifl.cauo sembrano pur volere dichiarare questa unità "-ri-i Èoinmeroio. certamente quando pore ciascnn Stato di questa Italia fosse tariti lopjiimato di avere Reggenti, che lo stesso spirito animasse, mai conseguir si potrebbe che il suo interno Commercio a tanto vigore salisse da poter Sostenere il .confeewto.' delle dazioni grandi limitrofe, a meno ole il Gómmeréif icTio per jsM I tati si facesse non fosse Commercio come di uno Stato da nitai vincolo legato, -e coinè m fosse il Éeinmercio interno di una Nazione indivisa.
(sarà continuato).
A 1 )
38- D > Estensori responsabili. E P )
Mw fletta Materia di cui al N. 19.
N- pt. 55p Sabbato 10 ÀpÉe 1819.
Iroperoitìgehe vero essendo èhe non tanto per l'abbondanza delle derrate, quanto pei-' fa., velocità., della circolazione maggior vigoria si ottiene, questa maggior vojpftà non i avrebbe mai atteso le mancanze della facilità perchè i confini di ciascun Stato ostacoli poiÌei!ebbeye.:;e diporterebbero le .diverse Leggi di Finanza, e ve li porterejjliero i dlviersi mezzi di sicurtà, ve li porte­rebbero i diversi privilcggi, ve li porterebbero la costituzione dell'Uomo ohe sempre teme il :pericoloj e: piuttòsto soieglio di vivere alla Mediocrità, ohe esporsi al rischio di farsi povero. 4 Ciò agghigni. che quando da un Principe o Strada o Canale o qualche altro mezzo si protegesse per aumentare nel suo Stato questa velocità, siccome forse non troverebbe egual pensiero nello Stato vicino, la esecuzione stessa del suo progetto quantunque nobile, quantunque utilissima non adempirebbe mai perfettamente lo scopo proposto.
Olio a tatto di BOortTflià' a'-Linto Qnaurlci mia corda con l'altra non suona.
I IgwrÌMehe sempre ostacoli si metterebbero alla facilità, causa della velo­citai Ècco addinique il Commercio se non arrenato almeno lontano da quel fine ohe i bisogni domanderebbero. Ecco perciò che tutta l'attività che aver si potrebbe con un esterno a mancar si dovrebbe per la mancanza dell'invigo­rimento del Commercio interno. Laonde ciascnn Stato dell'Italia sarebbe, e suo malgrado ed in opposizione alle sue mire stesse, obbligato a soffrire un Com­mercio passivo coli'Estero quando lo potrebbe avere attivo. In qual modo per-tanto portar rimedio a questo male? A me pare ohe possa esser pronto ed efficacissimo, E quale? JETiia (0ostHrazione universale, ohe fondati sulli stessi principii. sulle stesse basi, Leggi eguali a ciascun Principato di essa stabi­lisca, nitra privileggio accordasse e tutti eguali facendo in faccia alla Legge,
2.