Rassegna storica del Risorgimento

CIALDINI ENRICO
anno <1923>   pagina <24>
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Oiova/mvi Oanevazzi
Estense, dovette raccomandare il nipote al Bel Ioli e ad ftltri amici profughi e particolarmente al Pirondi e al Leveque {!)*
Del 23 ottobre è il seguente poscritto di urico Oialdini ad una lettera del Belloli diretta allo zio Francesco:
La prego di dire al mio caro Padre le cose seguenti: Non ho accusato nella mia la riscossione della cambiale perla semplicissima ragione che io l'ho riscossa qualche giorno dopo. Dunque per questa volta ciò non fu una inav­vertenza. Sospenda per ora fino a mio avviso la notizia da imprimersi ne' fogli,
La rivoluzione del 3 Febbraio 183,1 erasi gloriosamente* compiuta ed I sudditi degli Stati eli Botola/, non che tutti i Popoli dell'Italia centrale aveano rivaleggiato colla Francia per generosità di princi'pii, per somma moderazieiiB, saviezza di leggi e civiltà.
Le persone, le proprietà, il culto e persino tutti gli averi dei decaduta principi furono gelosamente rispettati e custoditi, dimentichi delle passatS-OTIs tese, fjaternhszando coi satelliti dei deposti crudeli tiranni, che per sì lungo tempo li avevan tenuti schiavi e barbaramente oppressi. Ma forte il Duca di Modena delle falangi austriache tornò noi suoi Stati colla rabbia in cuorej e benché dalle passate vicende, apprendere dovesse che mal si governano i. pò­poli colla forza, ohe i desideri! e i voti dei suoi suddita iilfero; ihfitfò'On orano che i sacrosanti diritti dell' uomo, una oivÉe libertà, buone leggi, uguaglianza in fàccia ad- esse, moderazione di tasse, tolleranza di principi politici e relì giosi, istruzione pubblica, egli a non fed diede ascolto ohe al suo furore e
alle nere sue vendette.
Leggi di sangue, tribunali d'inquisizione, barbari ed infami delatori. fW neiìci dei propri concittadini, tutto, tutto spirava la impotente rabbia del ti­ranno a saziare l'ingorda di lui sete di vittime e di ricchezze.
La calunnia prese il luogo della ragione e furono condannati a migliaia alle forche, alla galera, allo prigioni, all'esilio .
Al Galli, nominato sopra, il Cialdini scriveva per fare una ep, ÌU Marsiglia allo scopo di soccorrere; gli emigrati estensi che si trovavano; gnu tristi condizioni} il 3 settembre 1831, al Galli, che foratoi sàiodi tentare una scappata a Bologna, il Cialdini consiglia di tenere Sa via della Porretta, e anziché proseguire per Bazzane (che ritengo fosse il paese dei Galli) fermarsi a Sasso, ove sarebbe stato più sicuro, e alloggiare alla locanda della Cerva, condotto da un Luigi Franzoni ;e di proprietà del priore W
comune Francesco Bossi.
(X) Prospero Pirondi, noto patriota reggiano, ascritto alla società segreta dei S M M4 condannato nel 1822 oòi) sentenza contumaciale alla morte; ri­fugiatosi in Francia, rientrò in Italia nel 1848 e si recò in Piemonte. Sul pa­triota Pietro Loveuuer offe SABATINI in Archivio amìlìmio del Risorgimento Nazionale, an. II, 1908, Modena, Cfforraguti nn. 6-6.