Rassegna storica del Risorgimento
CIALDINI ENRICO
anno
<
1923
>
pagina
<
29
>
Netta gìov-kmm- di Enrico Glalàini 29
Volevo quasi aggiungere a questa una letteruccia pel signor Avo (1), ma, temendo eh' essa potesse essere presa per una delle solite stoccate, ho deciso da ciò prescindere. Mi perdoni se le ho scritto più empiamente del solito e presso che all'indecenza: ma fa tanto freddo, che appena ritengo la penna: in mezzo a questo gelo universale non sento di caldo che il cuore. Ma finiamo giacché la carta lo esige. il suo
ENRICO
Enrico dunque aveva ripreso i suoi statili di medicina,. US ziati a Parma, ma non li seguì con voglia, anzi se ne stancò e nell'inverno preferì una wiià piuttosto svagata: il Belloli che lo vedeva: indebitarsi se ne lamentava e rimproverava il cugino, ma era fiato sprecato. Hella primavèra del 1832, interruppe addirittura gli studi di medicina e si occupò di lavori storico-romanzeschi, perchè privo di " instava; olÉiso H .casa delle intere giornate. A fine stagione per diminuire i debiti aveva venduto il tabarro ed altri capi di vestiario.
lì Belloli, il 6 aprile 1832, scrive da Bercy ai padre di- Enrico, lieto di sapere che il governo bolognese gli offra tranquilla ospitalità; si duole di non avere notìzie dello zio Erancesco, che sa però vivere in un paese della Toscana e dà qualche notizia del colèra a Parigi, Dice che la città è stata in trambusto, perchè le ordinanze Sanitarie hanno privato della loro miserabile industria 4000 stracciai, stranamente creduti pubblici avvelenatori, tanto che ice di essi erano stati vittime innocenti di eiee'p. in-. Tore popolare, ed altri erano stati maltrattati. Dei presunti avvelenati chi incolpava il partito cartista, ohi la Polizia stessa wWmtenzio Ite iun colpo di mano ji -iWpié ito- forma che se di Enrico prima aveva a lodarsi, ora aveva notato ÌIJ ijaf dal glassato, uno .strano cambiamento. Prima doveri di ottimo figlio, di buon cittadino in taf predominanti, le occupazioni scientitiche e morali, il sacrifìcio. ;déi-Sensi erano- altrettan'in. obblighi i fera imjppito. La conoscenza dì alcuni studenti francesi scioperati aveva incominciato a montargli la testa e a indurlo a Irequemtaflje S'pghi vl col risultato anzitutto di una notevole freddezza per lo stadie; per l'amicizia di lui [del Belloli], del Benvenuti, del Brondi.
Il Belloli aggiunge che avendolo richiamato ai suoi doveri, aveva quasi abbandonato lo studio, e che ad una lettera di affetr
(1) L'avo paterno Girolamo-Gaetano Cialdioi jgp morì noi 1834.