Rassegna storica del Risorgimento
CIALDINI ENRICO
anno
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1923
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pagina
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34
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34 Giovatimi Ommmsd
sorgimento. Addio, mio Enrico. Son breve malgrado che vorrei questo foglio infinito.
Ti abbraccio, ti bacio, ti benedico le mille e mille volte, addio.
Dui-ante-: la. licenza si ricorda mimim. di un amico, olle non mi è riuscito di riconoscere, e gli scrive una lettera, nuovo documento della sua assoluta vocazione per le armi e del suo grande valore: ha combatJljniJ accanitamente, ma egli non ha ancora il possesso di swmr vuole a .gperr e, poiché mìrn al quale scriveva deveva ben conoscere1 cpale vita aveva menata in altri tempi, si augura che la propria coìidolta militare gli possa fare dimenticare la scioperata guitta dimostrata da studente:
Lisbona 10 novembre 1834. Preg.mo Amico,
Essendo da quasi tre mesi a Lisbona in permesso, per compensarmi alquanto delle noie sofferte in questa indiavolata campagna, ho veduto giungere successivamente tre convogli di nostri sgraziati compatrioti, ed ho avuto il dolore d'intendere quali nuove disgrazie sieno venute ad opprimerli, e provata la sodisfazione d'essere a qualcuno d'essi di qualche tuttoché tenue e provvisorio sollievo.
La tua carissima lettera non poteva che vieppiù confermarmi in quelle determinazioni che il mio cuore d'altronde mi dettava a loro riguardo.
Fra pochi giorni partirò per raggiungere il mio reggimento portatosi sulle frontiere della Spagna, ove spero d'entrare nella vegnente primavera colla divisione di otto o diecimila uomini che stassi a tale scopo organizzando. Desidererei ardentemente di farvi la guerra un paio d'anni almeno per prendere quello che i comici chiamano, possesso di scena, e potere inoltre consacrare alla patria, se il Cielo mi riserverà tanto, un cuore famigliare co* pericoli, ed una mano avvezza a ferire.
Accetto con gioia riconoscente gli auguri che tu formi per il mio avvenire, e ti ringrazio con tutto il cuore delle congratulazioni che mi indirizzi pel passato. La stima de' miei compatrioti ed amici è di tutte le ricompense la più cara e la più amabile all'anima mia, e molto avventurato mi terrò se la mia condotta militare potrà fare dimenticare la scioperatissima ch'io tenni come studente.
Ti prego di richiamarmi alla memoria di quei pochi che ancora s'interessano di me. Vivi felice, ed ovunque io mi sia, ricordati che hai un amico
nel tuo
ENRICO ClALDINI