Rassegna storica del Risorgimento
MARINA ; SAULI DAMIANO ; SAVOIA-CARIGNANO (DI) EUGENIO
anno
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1923
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pagina
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56
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Giuseppe Oovmi
verno parlamentare, nel quale la burocrazia tanto facilmente riesce a copertamente imporre la sua egoistica e gretta volontà senza ch'essa badi agli interessi generali del Paese. Ottenuti i fondi, nel più brev tempo possibile per predisporre i mezzi tacnici di lavoro, s'incominciò l'escavazione del terreno onde attuare il progettò. Parve s'iniziasse un'era d'insolita rapidità nell'esecuzione delle opere della Eegia Marina; il Principe animatore, congiuntosi col nostro tecnico eminente, n'era la eausa.
Ma i dispareri sulle opportunità e possibilità dell'opera non s'erano totalmente attutiti. Oome abbiamo accennato in pihieipio sì riteneva da alcuni che il progetto del Sauli dovesse presentare difficoltà tali da riserbare non piacevoli sorprese nella sua esecuzione, sia nel campo tecnico come in quello finanziario.
A far tacere quest'ultime voci, ad assicurare. Subitosi, il Sauli pregò il Principe Eugenio a far esaminare i suoi preventivi tecnici e finanziari all'illustre ingegnere del Genio Marittimo francese Carlo Noel; se questi avesse condannato il suo progetto si sarebbe ritirato a vita privata, e chiuso nel dolore della sua insufficienza, si sarebbe spento nell'amarezza di non aver potuta realizzare un'opera così importante. Ma nel suo intimo la certezza di riuscire non fu mai scossa, per quanto iracondo fosse il clamore avversario.
H Principe si arrese a malincuore al desiderio del Sauli, perchè profondamente convinto della serietà del suo progetto. Chiamò infatti a Genova il Noè'l, gli fece esaminare il tanto dibattuto progetto di bacino, per dare soddisfazione a quella parte dell'opinione pubblica che gli eira contraria, piuttosto che per confortare il suo autore. E quando il 17 novembre 1845 il Noè! rassegnò una sua relazione, nella quale si approvava e si lodava molto calorosamente il lavoro progettato dal Sauli, il Principe: pregò Carlo Alberto di conferire all'illustre tecnico francese la croce dei SS. Maurizio e Lazzaro, non tanto per darli un attestato di benevolenza sovrana, quando per rendere così pubblicamente giustizia al suo dipendente ingenerosamente, per non dire ignorantemente, avversato.
Confortevole ed insolito spettacolo Queste di un Principe che dà il suo incondizionato appoggio ad un dipendente nottù MÉ?' giano al quale egli professa tutta la stima perchè gli ha riconosciuto, con la probità dèi propositi, il grande ingegno e solida cultura tecnica.