Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; LIBERALI
anno <1923>   pagina <64>
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Gli antecedenti ideali
della rivoluzione del 48 nell'Italia meridionale
La rivoluzione del '20 lasciò in Napoli una eredità non di­sprezzabile. Oltre all'avversione contro lo straniero intervenuto a reprimere violentemente la libertà, rimase in coloro che ave­vano partecipato al movimento un vivo e sincero rimpianto pf le istituzioni rappresentative. Queir anno per la prima volta -iì popolo fu chiamato a manifestare la sua volontà nei comizi ele-fe torali, e gli uomini di governo, sentendosi più sicuri delle basi su cui poggiava il loro potere, dettero ampio sviluppo alla propria attività rivolta al bene della patria (1). Non altrettanto era av­venuto lungo il decennio della dominazione francese, quando la volontà dei ministri si trovò bene spesso subordinata all'arbitrio del principe e l'azione di governo ricevette più di una volta le sue direttive non dagl'interessi del paese, ma da quelli dei do­minatori, A rivoluzione finita murattiani e carbonari, uomini di Stato e settarii deploravano quindi la restaurazione dell'assolu­tismo e invocavano il ripristino della costituzione come l'unico mezzo atto a conciliare la sovranità del popolo con la salvezza della Corona. Le libertà statutarie furono richieste con frequenza impressionante dal '20 al 'S.
Al grido di Viva la costituzione! insorsero il 26 marzo '21 i carbonari messinesi sotto la guida del generale Eosaroll (2). La costituzione domandavano il maggior numero dei FUadelfi pro-
fi) SuU'importanza della rivoluziono del ?20 v. le giuste osservazioni dello SQHIPÀ in Àrch. ator. per le piov. napol. ft S. VI 20), pp. ÌÉE
(2) ÌLARATR Un decennio di carboneria in Sicilia (1821-1881). Roma, 1904, 1, 69.