Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; LIBERALI
anno <1923>   pagina <81>
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Gli antecedenti ideali della rivoluzione del '48 eco. 81
L'edizione beneventana subì vicende curiose, poiché, comincia­tasi" distribuire con la esatta indicazione del luogo di pubbli­cazioni Lj.una dedica del tipografo Paterno al Delegato Aposto­lico Carlo dei conti Belgrado, fu poi, per ordine di Boma, mu­tilata della dedica e trasformata nel frontespizio, dove si dava per stampata a Bruxelles presso il Meline, anziché a Benevento. Malgrado ciò, e forse proprio perciò, l'edizione si esaurì rapida­mente tanto che se ne fece un'altra anche datata falsamente da Bruxelles (1). A Napoli e nel Begno circolavano dunque molte copie del Primato. Un documento ufficiale del '45 lo dichiarava notissimo nella capitale (2). Era quello il tempo, a cui si ri­feriscono le note testimonianze del Massari, del De Sanctis, del Settembrini e, posso aggiungere, di Pietro Luciani, concordi nel rilevare la scossa prodotta nelle menti meridionali dalla idea madre contenuta nell'opera, piuttosto che dalla dottrina catto­lica, che l'animava, o dalla soluzione pratica caldeggiata dal­l'autore (31. Quest'ultima, accettabile a preferenza dell'altra vo­luta dal Mazzini, perchè permetteva di conservare l'autonomia del Begno, trovava opposizione in molti a causa della egemonia papale, da cui i razionalisti del secolo XvTLT e i murattiani del decennio avevano cercato e cercavano sempre di liberarlo. Ma parlare della grandezza della patria, cosa alla quale tendeva so­pratutto Il Gioberti, in un momento in cui pareva che la patria non esistesse; enumerare, anche a costo di storpiare la storia, titoli pei quali l'Italia avrebbe dovuto primeggiare in un'epoca, in cui opinioni di decadenza e di sfiducia prevalevano dapper-
(1) Cunei, Memoriti Firenze, 1891, pp. 189-90} A. BRDERS, Contributo alla bibliografia del Primato dì . (in I Giorn. exit, della filosof. ital. 1,420), Io cìri ipotesi ho in parte; modificato in base a documenti deE'AneH.;i>i STATO in NAPOLI, Polizia, Gabinetto, fascio 317. Naturalmente il divieto di leggere e introdurre il Primato fa deciso, quando il Q. ne tolse le lodi a Ferdinando LI ( lf>>156), e inserì nei Prolegomeni lo squarcio sui macelli consentàni (p. 29). ARCH. DI STATO eco. Gabinetto, fascio 342 e 410. Allora il Del Carretto scrisse: Pare ohe G., malamente impiegando il suo ingegno e le sue cogni- zioni ai sia arrotato anch'egli nel novero degli scrittori malefloi, dipingendo eoa neri colori i fatti di Napoli del 1844 e la Compagnia di Gesù .
(2) A-OCH. DI STATO ecc.. Gbi/mHo, fascio 317.
fi) Ùaiieggio, p. 388; F. DB SANOXIS, La letteratura ital. nel secolo XIX, Napoli 1891, p. 17; SETTEIMBRINI, Ricordarne, p. 2*3!? P. LUÒÌAIW, G-. e la filo-rafia nuova italiana, NapoK.1866-72, LT, 252 e segg.
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