Rassegna storica del Risorgimento

CADORNA RAFFAELE
anno <1923>   pagina <89>
immagine non disponibile

Il generale Raffaele Cadorna illustrato dal ecc. 8Q
delle fortificazioni. Venne il doloroso armistizio e il maggiore ebbe il vanto di riportare in Piemonte il battaglione impeden­done il cominciato dissolvimento. Soffrì per la disillusione ma non disperò.
Tale la prima fase della carriera militare di Raffaele Cadorna.
1849 Novara.
Tornato in Piemonte il maggiore Cadorna veniva nel gen­naio del 1849 eletto deputato di Oleggio. E fino dai primordi, egli si dimostra nella sua vita politica qual'era nella sua vita militare; uomo di forte patriottismo e di grande carattere. Basta a provarlo il suo breve programma elettorale che attesta ciò che fossero gli uomini politici di altri tempi.
.... Fatti e non parole diceva energia nell'operare, nóii declamazioni; sacrifìcio di locali personali affezioni; bando <i allo spirito di parte; tendenze conciliatrici; non inchinarsi ad autorità di nomi e a private aderenze; non piegare l'animo davanti ad un rovescio di fortuna per non farci indegni di rigenerarci e per non essere la favola del mondo. Pace, si, ma allorché lo straniero rispetterà i confini segnati da Dio . E in una nota susseguente faceva questa aurea dichiarazione: Non c'è di peggio che salire le scale di tutti i Ministeri e suppli- care per interessi che non sieno quelli del Paese .
Nella Camera, Cadorna sedette al Centro sinistro coi più li­berali e nelle tumultuose appassionate discussioni sulla necessità di ripigliare le ostilità parlò in modo da persuadere che molto erasi fatto per ricostituire l'Esercito sconfitto nel 1848, il che dava affidamento che ancora potevasi osare ima nuova guerra contro l'Austria, l'eterna nemica.
Trattando appunto dell'andamento delle cose relative a quella guerra ad ogni costo voluta, il generale L. Cadorna dimostra che << il progettato intervento in Toscana era un errore di Gioberti che vi si intestava. La questione tra l'Austria e noi egli aggiunge si doveva decidere sul Ticino ed era qui perciò che era necessario raccogliere fino all'ultimo soldato . E però il generale giudica cattiva la disposizione del Comando Supremo di tenere inoperosa a Sarzana la Divisione La Marmora; causa questa non ultima della disfatta di Novara. Quella Divisione