Rassegna storica del Risorgimento

CADORNA RAFFAELE
anno <1923>   pagina <94>
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94 Cario Paga/ni
diventa pericolosa. I/esereito alleato sta per porre il piede sul passo principale del Ticino sulla di Milano ma ancor più pe­ricolosa si fa la sua posizione diviso com'è in due masse distanti l'ima dall'altra una quindicina di chilometri e separate dàll'A-gogna benché guadabile. Per fortuna soggiunge L. Cadorna (Hulay, solo il 2 giugno ebbe coscienza del pericolo che gli so­vrastava e allora, rinunciando ad ogni pensiero di offensiva su Novara, decideva di ripassare precipitosamente il Ticino e di riunire la sua armata presso Magenta ,
Napoleone, dal canto suo, pensando alla possibilità che il Condottiero austriaco avanzasse verso Novara, decise di tener fermo il giugno il grosso dell'esercito alleato presso quella città spingendo verso i passi di Turbigo e di San Martino il 2 Corpo e la Guardia Imperiale con frazioni di altri Corpi, e questi furono i soli che poterono prender parte alla battaglia di Magenta e poco mancò che venissero soverchiati.
In sostanza così giudica il generale L. Cadorna quando si attraversa un corso d'acqua, è d'uopo soprattutto evitare di essere attaccati dal nemico riunito mentre le proprie forze sono divise dal fiume . Infatti per essere esposti a tale eventualità poco mancò che i francesi fossero battuti .
Il maggiore Baffaele Cadorna, passato in marzo nel Corpo di Stato Maggiore, e subito promosso ten. colonnello, veniva no­minato Capo di Stato Maggiore della 5ft Divisione. Ed è così che lo troviamo a S. Martino.
La giornata del 24 giugno s'iniziava con cinque ricognizioni : quella della 5a Divisione diretta su Pozzolengo, costretta a re­trocedere di fronte a forze soverchianti, resisteva per oltre due ore finché veniva raggiunta dal resto della Divisione per tentare invano tre attacchi consecutivi contro le alture di San Martino. ' Alle o pom. la Divisione stanca, sfinita, decimata avanzava nuo­vamente sul campo di battaglia per un attacco generale. Ed è per il suo arrivo che, dopo gli sforzi eroici delle Brigate Pinerolo ed Aosta e pei miracoli delle artiglierie del di Revel si risolve la ritirata degli Austriaci minacciali da Pozzolengo mentre i Sardi mettono definitivamente il piede sulle alture di San Martino con­quistate col valore e coi sangue (1).
(1) C. PAGANI, Milano Ite tmnòctrdia mi 1869, pp. 222-238 e note al Capitolo TV. Milano, Cogliati od.