Rassegna storica del Risorgimento
CADORNA RAFFAELE
anno
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1923
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pagina
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97
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Il generale Raffaele Cadorna illustrato dal eco. 97
organizzare immediatamente mia forza armata capace d'impedire ai principi spodestati ogni tentativo per ricuperare i loro Stati. Da qui la formazione di un esercito della Lega capitanato dal generale Manfredo Fanti.
La Toscana, abbandonata a sé stessa il 27 aprile del 1859 per la fuga del Granduca, trovò in Ricasoli il suo salvatore. Ed egli per prima cosa richiese al Piemonte un ministro della guerra. Gli fu indicato il colonnello Raffaele Cadorna come un ideale. Però nei primi giorni di maggio la guerra era ormai certa e il bravo soldato non poteva abbandonare il suo posto. Rifiutò. Ma, dopo la pace, chiamato nuovamente in Toscana col grado di maggior generale, aderì. E allora, nonostante che per ragioni politiche avesse dovuto, per accettare il nuovo incarico, dimet-' tersi dall'esercito piemontese e far getto della sua carriera, diede subito opera febbrile perchè l'esercito toscano, ch'egli trovò nel più deplorevole sfacelo materiale e morale, riuscisse degno di diventare italiano.
1859-60 B. Cadorna ministro della guerra in Toscana.
Luigi Cadorna narra estesamente nel suo libro, colla scorta del Diario di suo padre e di documenti inediti del Farmi, di Ricasoli, di Garibaldi e del Fanti quanto specialmente fece il Ricasoli e quanto bene egli fu corrisposto dal popolo per sommergere la toscanità nell'oceano dell'italianità e come e perchè si costituì l'esercito della Lega; il motivo per cui Garibaldi fu posto a comandare l'esercito toscano per poi nominarlo comandante in 2a di tutte le forze agli ordini di Fanti: i dissidi che inevitatabil mente dovevano nascere tra ì due uomini per il diverso modo di considerare le necessità della disciplina e la concordia nell'azione e, finalmente, i mezzi coi quali R. Cadorna, divenuto ministro della guerra, riuscì ad arrestare il completo dissolvimento dell'esercito toscano.
L'insigne storico espone quindi come il Ricasoli si opponesse alla proposta di nominare il Cadorna comandante dell'esercito toscano in luogo di Garibaldi dichiarandolo indispensabile come ministro della guerra perchè la riorganizzazione dell'esercito e il ritorno alla disciplina erano condizioni essenziali per renderlo atto all'azione, tanto più cosa non preveduta che il Fanti d'accordo con Farmi accennava a secondare la tendenza
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