Rassegna storica del Risorgimento

CADORNA RAFFAELE
anno <1923>   pagina <100>
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100 "; Carlo Pagami
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sue mani la direzione del movimento per condurlo a termine onde Tinnire il Mezzogiorno all'Italia e con esso le provincie pon­ti fice delle Marche e dell'Umbria, esclusa Eoma.
A questo intervento fornì buon pretesto l'esercito pontifìcio composto in massima parte di orde dì ubriachi stranieri come li ebbe a qualificare Oialdini; milizie raccogliticce 'che in quelle Pro­vincie soggette al Papa e animate dal più ardente spirito d'italia­nità si comportavano come accaniti e irreconciliabili nemici.
Napoleone UT comprese il pericolo e quindi l'importanza dell'intervento di Vittorio Emanuele e dell'esercito regolare e scongiurato a non mettere ostacolo all'attuazione del piano di Cavour, rispondeva a Chambery colla frase famosa Faites. mais faites vite . , *
L'esercito comandato dal generale Fanti e composto di due Corpi d'armata (4 e 5) si adunò ai primi di settembre; il 4 comandato dal generale Oialdini; il 5 agli ordini del generale Della Bocca, l'uno ai confini delle Marche; l'altro ai confini del­l'Umbria; il 4 destinato ad avanzare su Pesaro, il 5 su Foligno. La Mòriciere, Comandante in Capo delle truppe pontificie, avrebbe dovuto a giudizio del generale Luigi Cadorna decidersi a difendere a oltranza le Marche o l'Umbria èjtenere a questo scopo tutto riunito il suo esercito. Invece egli divise le sue forze ed erano poche lungo la fronte Foligno-Macerata per difendere le due prvlnc ad un tempo.
Dato questo atteggiamento del nemico il generale Fanti di­vise le sue forze in due masse separate, ambedue sensibilmente superiori alle forze avversarie. H 4 Corpo formato su 3 divi­sioni; il 5 su 2. Convinto però della necesità di rinforzare la massa dell'Umbria, il generalissimo distaccò la Divisione Ca­dorna (13*) dal 5 Corpo con ordine di marciare su Perugia.
L'11 settembre, a mezzogiorno, le truppe italiane varcavano il confine. H Corpo avanzava lungo l'Adriatico per Pesaro, Fano e Sinigàglia marciando però lentamente, mentre la Divi­sione Cadorna procedeva con ben maggiore celerità per raggiun­gere Gubbio onde avanzare di poi verso Urbino che riusciva a salvare dal ritorno dei Pontifici i quali l'avevano abbandonata. H 16 settembre tutto il 4 Corpo giungeva sulle alture di Oa-stelfìdardo e delle Crocette per sbarrare al generale La Mòriciere le varie strade che conducono ad Ancona e là fu attaccato dalle truppe pontificie nella notte dal 17 al 18; ma queste, benché, in