Rassegna storica del Risorgimento

CADORNA RAFFAELE
anno <1923>   pagina <110>
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110 Carlo Pagami
bero potuto passare il Po il 26 giugno e non il 28 in modo ohe il 4 Corpo si sarebbe trovato il 28 o il 29 in situazione di dar battaglia con vantaggio allo sbocco della stretta formata dall'Adige e dalle Valli Veronesi . Enclude con queste se­vere parole:
Tutto è possibile alla guerra anche una sconfìtta sebbene vi sieno le maggiori probabilità di vincere: conviene quindi ac- contentarsi della probabilià ma quando questa vi è conviene osare ed allora non è che la risolutezza nell'agire che assicura il successo. Ma il generale Oialdini voleva la certezza della < riuscita. E non pensava che, declinando la responsabilità del- Vandare innanzi avrebbe assunta davanti al Paese e alla Storia É quella dell' andare indietro non salvando con questa fatale de- liberazione neppur l'onore della campagna! .
Però Luigi Cadorna non dimentica che causa principalissima del male fu l'antagonismo tra i Comandanti delle due Armate per la qual cosa;; deplorando la morte prematura del generale Manfredo Fanti che tanto si era distinto nella campagna del 1860 nelle Marche e nell'Umbria, rimpiange la triste sorte che ci accompagnò nel 1866 poiché se Fanti fosse vissuto, a lui sarebbe spettato di diritto e a lui si sarebbe affidato nell'anno fatale il Comando Supremo dell'Esercito facendo tacere quelle rivalità che ci riuscirono di tanto danno in quella guerra di­sgraziata .
1870 La liberazione di Roma.
n libro in esame tratta in ultimo della presa e occupazione di Boma.
In questo grandioso evento il generale Baftaele Cadorna è la figura predominante. Egli è questa volta Comandante in Capo della spedizione e sua è tutta la responsabilità, sua tutta la gloria. Anche la gloria non già perchè la operazione guerresca presen­tasse grandi difficoltà ma piuttosto per il modo energico, sapiente corretto e dignitoso col quale egli seppe condurre a termine un'impresa che richiedeva nel Comandante tutte quelle virtù per le quali il generale aveva, senza chiederlo, ricevuto l'ulto inca­rico e l'onore di essere prescelto ad abbattere un potere nefasto ad un tempo alla Beligione e alla Patria.
Pel modo con cui furono condotte le operazioni è stato detto