Rassegna storica del Risorgimento
LETTERATURA ; SPORT
anno
<
1923
>
pagina
<
122
>
122
Pietro Verrua
Sempre ohe il fiero Marte
Onde adunar la gioventude arciera
Sotto ardita bandiera
Da fiato alla l'orai bellica tromba; SI repente lo squillo si diffonde.
Che in un balen risponde
11 più remoto lido
E di feroce grido il mar rimbomba.
Gode anche il vecchio allora, pregustando la gioia e la gloria di una
Ferita testimon di san virtude :
* jjj -5i :SÌ ìJI 1 --
Già crede in suo pensiero
Reggere in vasto campo alto destriero.
In una successiva strofetta di sei endecasillabi con rime varie ed una rima al mezzo, ai quali si frappone un unico settenario, piangono invece
le trepide madri, e le infelici
Orbate spose:
e i loro lamenti si continuano con tono melodrammatico in due quartetti, di sei settenari chiusi da un quinario, strettamente legati in una specie di ottava, dove il primo verso settenario rima con l'ultimo quinario, il quarto col quinto, e sono tronchi i rimanenti versetti. Nel secondo quartetto però
asciutto il ciglio,
Infuriando appai* Le stragi a duplicar L'atra Bellona..
Amore, piangente pur esso, pensa di ovviare a tanti guai: e, colla cessazione di ogni guerra, propone ai re di istituire per i guerrieri, pur desiderosi di compiere belle prove d'armi,
Di sangue non cruento un giooo,
Che a ragion si può dir giooo di Marte .
In altra strofa, echeggiante di rare rime, di 17 tra settenari e endecasillabi e in una strofetta di 5 endecasillabi con un settenario prima dell'ultimo la precedente è di 19 versi e tutte