Rassegna storica del Risorgimento
JOSEPHSTADT ; LUBIANA ; CAVALLETTO ALBERTO ; MANTOVA
anno
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1914
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pagina
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8
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S Qiwepjie Sol-Uro
colla mia natura, colle mio abitudini e colla scarsa forza dei miei mezzi economici. Oiò tutto bilanciato, risolai di non rare alcuna deviazione nelle mie abitudini e nelle mìe relazioni, di considerare come non avvenuto l'Incidente del Canal, di tenere rigorosamente chiusa in petto la confidenza da questo povero e buon giovane fattami, di attendere tranquillamente alla mia prò* fessione ed alle non sollecitate mie clientele, e di mantenere Coi miei vecchi amici le relazioni della cordiale e stretta nostra ami- cizia, tenendo pero a loro ignoto il segreto che non fu svelato se non la sera del 7 luglio 1852, in cui la mia cattura, con sor* presa di voi e di altri miei intimi, vi avrà certo ratto presente tare e temere eh' io fossi implicato nel fatale processo che agita-vasi in Mantova. Eccovi, o carissimi, la storia dei fatti, o. diro meglio degli accidenti, che diedero occasione alla mia prigionia; eccovi l'esposizione del contegno da me osservato riguardo a voi e al nostro Paese. È questo mio contegno giustificabile? ho io peccato d'inconftdenza verso di voi ? potevo o dovevo condurmi altramente senza danno vostro e d'altrui 1 Io spero che se non sarò del tutto giustificato, sarò almeno compatito j io spero che valuterete la ragionevolezza e la convenienza delle riserve verso voi usate, che altramente avrei potuto implicarvi in complicità, che quantunque limitate alla sola conoscenza del segreto mio
potevano fervi rei dinanzi la legge .1
Questi i fatti, non gravi in sé certamente, gravissimi di fronte la legge austriaca, che condussero il Cavalletto nelle segrete di Mantova e per poco non gli costarono il patibolo j altri diversi e più compromettenti credo non siano risultati nemmeno in processo, né dalla sua bocca, né da rivelazioni di complici.* Oiò che invece ritengo probabile si è che all'atto dell'arresto, mettendo le
1 La lettera (lunghissima) si presenta alquanto prolissa, difetto questo ohe mi parve di riscontrare in quasi tutte lo lettere scritte dal Cavalletto nel carcere) e ohe si può spiegare col desiderio suo d'intrattenersi il più lungamente possibile con persone care, ogni qua! volta poteva farlo confidenzialmente e in segreto. La lettera oocnpa quattro pagine a due oolonuo d* un foglio sottile di carta commerciale di grandezza comune, di color azzurrino con caratteri minutissimi e atti,, e corre dal principio alla fine senza pentimenti e cancellature.
* Ognun sa che gli atti processuali di Mantova andarono distrutti o dispersi.