Rassegna storica del Risorgimento

"FIGLIUOLI DELLA GIOVINE ITALIA"; MUSOLINO BENEDETTO JUNIOR ; SE
anno <1923>   pagina <861>
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L Benedetto Mmoliito, Luigi Settembrini, ecc. 851
Giardinetti il Settembrini ritessè una storia tutt'altro che edifi­cante, che riporteremo per dare un esempio del modo come si amministrava il Begno. Gaetano Starrabba Gallego, figlio pri­mogenito del prìncipe di Giardinelli, era un antico carbonaro. Nel 1820 partecipò alla rivol azione e fu colonnello del 2 reg­gimento nell'esercito nazionale siciliano. Perito gravemente a Termini nel conflitto coi Napoletani del Pepe, emigrò in Grecia, dove combattè contro i Turchi: indi passò in Francia e in In­ghilterra. Rovinatosi finanziariamente e indebitato fine al mi­dollo delle ossa, fu diseredato dal padre, che all'atto di morire gli assegnò la sola quota legittima degl'immobili, mentre il se­condogenito marchese di Budini ebbe assai di più. Le strettezze in cui si trovava lo indussero verso la fine del '30 a domandare il perdono dal re e a dichiararsi sinceramente pentito della con­dotta tenuta prima. Si offrì inoltre di dare notizie intorno ai ma neggi degli esuli, con molti dei quali era in rapporti, ed esiste agli atti un memoriale di suo pugno, in cui, riferendosi ad altre precedenti informazioni dirette al ministro napoletano in Londra circa l'attività del Salfi, di Guglielmo Pepe e di varii liberali, comunicava molte cose da lui apprese in Francia e utili a co­noscersi dal governo. Il memoriale porta la data 8 marzo 1831; poco dopo il principe fu riammesso nel Regno e nel 1838 di­ventò Intendente di Catanzaro (1).
Il Settembrini narra nella sua difesa come avvenne la rot­tura col capo della provincia. È una pagina delle Ricordarne non ancora scritta. Nel carnevale 183S, al pubblico festino nel Teatro, il professore di eloquenza, vestito in maschera di Diogene, disse, rivolto al Giardinelli: Quantunque i Principi, i Conti ed i Si-<f gnori non siano la più bella cosa del mondo, pure voi siete un'eccezione alla regola ; parole, di eui l'Intendente si offese, parendogli non essere più tempo di fare il cinico . Qualche mese dopo, avendo il Settembrini scritto un dramma dal titolo La donna del proscrìtto, il Giardinelli non permise si rappresen­
ti) A. SI N., Affari Esteri, Espulsi, f. 3823. Il Giardinelli accenna, fra Poltro* nel suo memoriale alle KkMPS elfi ti. di Modena, tramite 11 Mìsley, eoi Comitati rivoluzionari di Parigi, Lione, Marsiglia, e dice che Francesco IV aspirava alla corona di re d'Italia. Bod.tt.ee d'oltre Alpi, il prinolpe si fermò a Firenze, dove tentò invano di vedere l'Intontì caduto in disgrazia (A. 5* Affari Esteti, Pólfctaa 3584).