Rassegna storica del Risorgimento

NAPOLEONE III ; MISLEY ENRICO
anno <1923>   pagina <875>
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Luigi Napoleone ed Enrico Misley
La dimostrazione che la politica di Napoleone m nei riguardi dell'Italia non è inai stata intesa a favorire l'unità della penisola, contrasta con la tradizione di cavalleresca generosità dell'impe­ratore, per la mancata distinzione di due motivi ben diversi della psicologia dell'uomo: H sogno della liberazione dell'Italia, accarezzato per la suggestione di sentimenti giovanili. Il con­cetto politico di creare nella penisola la condizione di com­pleta soggezione alla Francia.
L'impulso del primo motivo ha certamente influito durante la fase preparatoria dell'impresa, nella quale è evidente la spro­porzione fra il sacrificio che imponeva alla Francia il progetto di scacciare l'Austria, ed il vantaggio che la Francia avrebbe potuto raccoglierne.
Il fallimento del piano politico relativo ali' secondo motivo, fallimento resosi manifesto attraverso agli sviluppi presi dalle rivoluzioni in Italia durante la campagna, ha determinato il brusco cambiamento dell'azione francese.
L'atteggiamento di Napoleone, nel delicato momento che segna il passaggio della preponderanza nell'animo suo di un motivo sull'altro, è quello del sognatore improvvisamente ri­chiamato alla realtà. Il capovolgimento della situazione è troppo repentino, il teatro degli avvenimenti troppo tragico per consen­tire la valutazione fredda della situazione e la divinazione del
futuro.
L'armistizio di Villafranca seppelliva il programma della Con­federazione Italica e liberava la via alle annessioni ed all'unità.
Delle oscillazioni tra i sentimenti dell'uomo e le responsa­bilità del sovrano, è evidente il riflesso negli atti che seguirono.
È noto che la Francia pure nelle sue manifestazioni più fa-