Rassegna storica del Risorgimento
TANGERI ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno
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1923
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pagina
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881
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Varietà di pagine sparse 81
gno 1850, ricca di troppi elogi per il buon console di 8. M. sarda, contribuì a metter questo in cattiva luce presso il D'Azeglio. Diamine, che un po' di tinM rivoluzionaria avesse imbrattati i panni del molto regio agente!
Se i rapporti stabilitisi tra il Generale ed il Carpenetti erano apparsi una liaison dangéreuse al D'Azeglio, non meno pericolosi venivano giudicati dai compagni antichi e nuovi del futuro Dittatore, paurosi di vederlo cadere nelle reti monarchiche. S'era forse già sparsa la voce di certe sue dichiarazioni recenti (settembre '49) nelle quali aveva riconosciuta la necessità di rannodarsi tutti all'esercito piemontese, e di subire qualsiasi' governo a fine di mettersi in grado di ripigliare a sue tempo la guerra dell'indipendenza ? oppure ai puritani novissimi metteva orrore certo sussurrar che si faceva d'una pensione monarchica? Uomo di sereno buon senso ed onesto senza smancerie e senza pose, egli aveva presto compreso come fosse erroneo e dannoso voler escludere ogni azione regia dall'opera del risorgimento italiano, e come un sussidio del Governo piemontese non potesse avere nulla di disonorante per chi aveva compiuto come lui, e sempre, il proprio dovere.
Ad ogni modo i suoi amici repubblicani erano -preoccupati, ed appunto a tali preoccupazioni accenna il documento ch'io inferisco più oltre.
Tra coloro che si erano spinti in una città selvaggia come doveva essere la Tangeri di allora , attratti dalla falsa voce di arruolamenti, c'era stato come annunciava il 23 marzo il Carpenetti ai suoi superiori l'architetto signor Bovi di Bologna, con passaporto Pontificio . L'architetto altri non era che Paolo Bovi Campeggi, un tipico rappresentante di quella animosa borghesia bolognese che così belle pagine ha scritto nella storia del nostro riscatto. Cospiratore nel '32, soldato di Zambeccari nel '48, maresciallo d'alloggio nell'artiglieria civica, l'ingegner Bovi prese parte alla difesa di Vicenza, e l'anno dopo a quella di Roma, durante la quale come ricorda il Loevin-sou perduta sotto gli occhi di Garibaldi la destra, ebbe come premio al suo eroico ardore la promozione a capitano sul campo; Caduta Konia, raggiunse, coinè s'è visto, il Generale a Tangeri, e fallito il progetto del Galletti di fondare una colonia di emigrati in Sardegna, nella quale egli aveva sperato di trovare impiego, lo seguì in America. Tornato in Italia nel '51 ebbe un