Rassegna storica del Risorgimento
1820 ; AUSTRIA ; NAPOLI ; FIRENZE ; ROMA
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1923
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sembra di provar un sollievo e di respirar un'aria piti pura. Il popolo vive tranquillo sotto un sovrano adonti, cura i suoi interessi e laeta al Governo le cine tei'i 8tato: 'èé si leva qualche lamento, esso riguarda i dettagli deU'ammiuistrazione; se si esprime un desiderio è quello che si proceda ad*una diminuzione dell'imposte .
Ma, o che queste informazioni fossero giudicate a Milano (o a Vienna) troppo ottimiste, o che il Governo austriaco volesse meglio conoscere quali erano le condizioni politiche del lo èlafe toscano governato da uno stretto" -congiunto dell'Imperatore poco dopo, verso la metà del dicembre di quello stesso-anno, secondo si ricava da altri documenti ugualmente esistènti: nell'Archivio di Stato di Milano (Presidema di msmo< MmrvA, Anno ÌS20, cartella XXX, n. 3385), veniva mandato a Firenze il signor Alessandro Bevilacqua (li Mantova, che aveva già prima ricevuto altri simili incarichi di fiducia.
Le istruzioni scritte richiamavano l'attenzione del nuovo fiduciario suieguenti punti principali: 1. Indagare lo spirito pubblico in Toscana, particolarmente in Firenze; 2. Osservare se vi esiste o no una tendenza nel pubblico per il cosidetto liberalismo. 3. Verificare se esiste quell'attaccamento al sovrano ed all'attuale ordine di fèuse tanto desiderabile e necessario in tutte le classi, più poi negli impiegati pubblici e nel militare. 4. Indagare se esistono società segrete. 5. Osservare gli ante-menti e relazioni di vari] milanesi distinti, e tra gli altri del cónte Confalonieri del barone Treccili e del signor Pecehio (1).
I documenta deH'ArcliivfQ; di Milano, chéjfànno parte di questa cartella, non ci consentono di dare notizie e ragguagli di questa seconda missione che si svolse con le prescrizioni èìjBJ le cautele della preMcfent'ev-M! IIÈS guanto meno, molto probabile, che il Bevilacqua abbia confermato i giudizi e le informazioni che nell'ottobre precedente erano state riferite al conte Strassoldo dal signor Questiaicc: la Toscana, come è noto, anche per quanto è stalo scritto recentemente dal Pieri, si mantenne in quell'anno e nei successivi quieta e tranquilla, e la popolazione, soddisfatta delle sue condizioni economiche, si mostrò avversa ad ogni innovazione politica.
(1) Qufifce JstnwfoftJ feoao pubbl.6a.fe integralmente 'fa D'Aneoiifts Mvrico Gonfalonieri) Mjltttìty TU'VBS,, Ì898J p. 2 -