Rassegna storica del Risorgimento
1820 ; AUSTRIA ; NAPOLI ; FIRENZE ; ROMA
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1923
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Meemsiom 901
vicine allo sue. Egli avrebbe voluto ohe i due partiti, il suo cioè e qnollo ai qnalo il Balbo apparteneva, il liberalo moderato, andassero insieme uniti e perciò scrìveva che avrebbe fatto sempre ogni sforzo per mettere in relazione gli animi -sH>oridei An: partii, witi a lui ambedue o per opinione o. per sangue od affetto. Solo su alount punti ojppiev"a'; leoefanr chiedendo cbiari-uicnti ratcail torto attribuito dal Balbo ai Gesui di lasciar credere di essère avversi al progresso, e affermando essere cosa difficilissima e lunghissima il far mutare nna tale opinionoYE circa l'alffirn pnnt--{;non potere i Geniti non ìàìverc una politica, distìngueva. -te. la opinione in politica e l'influire sulla politica. :e: separando.. eifc >ea ;:oÉPfifdMdnale uel.ia- Compagnia da ci6 (be' invece -.era pensiero ed opera dèlia Compagnia stessa, come corpo. Secondò la sna opinione i Gesuiti non dovevano entrare in politica e quindi non potevano farsi in generale consiglieri dì concessioni e dovevasi poi se? parare la responsabilità del singolo Gesuita da quella del Corpo.
Ma sulla questione della necessita per i S'usuiti di avere una politica, il Balbo non doveva. xl:icMii,rai:-sl; [dei ;-:jei>e -ctei cugino e nella terza letterario data 20 Aprile 18*7, tornava fati Insistere obé-i Gesuiti dovevauo seguire una politica, ed 'anzi una politica liberale progressiva.
Nel.ra.ni.pia. prefay/ione alle tre lettere tratto fdatl-archivio della* Civiltà Cattolica il 'E)i Cai-Io tratta della questione della nazionalità che era stata in quel Pan no tanto dibatf-.uta tàm rome si è eletto; doveva dare argomento aliai Corrispondenza fra i due cugini Balbo e Taparèlli. Nell'appendice "pnb-, bilica una lettera inedita dello stesso Taparèlli al fratello Roberto, di cui manca la data*ina che appartiene allo stesso periodo dello altre: in essa egli afferma ,iu proprie convinzioni e giustifica sé e l'Ordine a cui apparteneva dalle prevenzioni e dalle accuse che lo gravavano e che non sempre partivano da uomini militanti nel partito liberale ma qualche volta anche da sacerdoti appartenenti ad ordini religiosi.
E. MJ.CHK.6
ANDREA DONATI, Luciano Bonaparte principe di Canino. Mordano di Romagna, Prem. Stab. Tip. E. Gaspari, 1922, pp. 46.
Luciano Bonaparte, terzo figlio di Carlo e di Letizia Rantolino, ebbe coni e fc noto., parte preponderanti* nel colpo di Stato del 18 brumaio, che doveva condurre Napol.-une al trono, e nella nuova costituzione detta dell'anno:-WSU Un più tardi, proclamato: IMmpwKM libelli) al potente fratello -oto *ion avova approvato il suo matrimonio con Alessandrina di Blechamp, e, lasciata Parigi, si reco esule a Roma? poi, nei primi mesi del 1808, acquistò una proprietà nel fiora une dì Canino da cu doveva derivargli per concessioni del Pontefice il titolo di principe.