Rassegna storica del Risorgimento

MILANO
anno <1923>   pagina <906>
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Adi ufficiali
Scn. 7MPM VITTORIO, Presidente del Comitato regionale della Vonoziu Tri­dentina.
Comm. MAGGI avv. CARLO MARIA, Presidente del Consiglio provinciale di Milano.
Comm. FABBRI avv. SILENO, Presidente della Deputazione provinciale di Milano.
Tenente generale BIANCARDI per il Comando del Corpo d'Armata.
Generale PAGANI ooinm. CARLO, Presidente (tei Comitato regionale Veneto.
Colonnello ALBERTI cav. ADRIANO capo dell'Ufficio storico dello S. M. del R. Esercito.
Cav. STIOOTTI dott. PIERO, Presidente del Comitato regionale della Venezia Giulia.
Accanto, sono presentì lo rappresentanza*con i loro vessilli, dei sodalizi: Italia e Casa Savoja dei Veterani degli Artiglieri in congedo.
Il senatore MANGIAGALLL, rivolge il benvenuto ai Congressisti a nome idi Milano ohe si dice fiera di ospitare uomini di sapere, i quali si occupano di dare alla Nazione i documenti di quanto ha servito per renderla più grande e ri­spettata nel mondo. Annuncia, che dal canto suo, ha deciso di mettere a di­sposizione dei Comitato Regionale Lombardo la somma di' IL, 10.000 per dare maggiore incremento agli studi storici.
Le nobili parole del primo cittadino di Milano e il generoso, simpatico suo gesto, sono applaudi tassimi.
Il gen. PAGANI delegato dalla Presidenza della Società, in Roma, legge una lettera del sen. MAZZIÓTTI che è dolente di non poter' presenziare e1 p-ren-= dere parte ai lavori dell'Assemblea, e che senza air un dùbbio pronostica tìflt* cacisaimi agli scopi Social*
L'oratore fa mia rapida scorsa della.Storia nostra, osi angora, che i pre­senti (Governanti continuino nell'opera còsi bone cominciata por il risveglio e la formazione di una retta coscienza nazionali-.
I rappresentanti della città li Torino, conte ÀNTQNELLI, e di Verona, prof. FAINELLI, recano il saluto di omaggio e la conferma dell'adesione com­pletai delle loro Provincie ai lavori del Congresso, bene auspicando: ,é1ìtó;lfe scotto assai fecondi per gli studi sfc'OirMl
II sen. GREPPI, presidente del Comitato Ordinatore e del Oomitafco. Ri*- j gì ornile Lombardo rievoca, con una felice improvvisazione, una sua gita in Jsvizzera. a Briga, nel primo anno della guerra, e la profonda commozione che invase tutti, quando si levò il fatidico canto: Fratelli d'Italia, l'itoli" s''è désta . Quel canto ohe ancora gli riempie il cuore di gioia, gli infuse un tale ardore, clic pronunziò un discorso inneggiante alla Patria, con tale elo­quenza, che .mai non ebbe la pari. L'uditorio proruppe in .acclamazioni gran­dissima addirittura tnsinstiolu-. Ritornato uHIu stessa (ÉÉ IfffiJ anni dopo nell'autunno inoltrato, capì dio mutale lo condizioni non si poteva piti can­taro quell'inno con la stessa risonanza. Era il momento della depressione na­zionale! Ma oggi con la Vittori nostra, col rifiorire della coscienza e della jfedtoi cprel canto si può ancora uro ni. duiot afosità , risponderà uni oso