Rassegna storica del Risorgimento
MISLEY ENRICO
anno
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1924
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pagina
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23
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m 'àfoà* poMcm ài Mirteo Misley nel 'f 2 j
Ormai più a*atjpavarif .pratiche di mediazione franco inglese, più. si allontanava rancai- la semplice possibili Mjmn Intervento militare, [si sotto una ferina atta ad assumere-viluppi nel senso desiderato dai Cavaignac, sia sotto un forma di fraterno aiuto (i).
Bisognava ,ormai girare la situazione perchè se pure in Francia si continuava a parlare di generale in capo dell'esercito che 3ftfEBb.be dovuto operare al di pia delle Alpi,- ed in Italia (sì continuò durante tutta la Missione Lamarmora) -si sperava nella possibilità di un generoso aiuto francese, persino da membri della famiglia reale, ogni illusione al riguardo dell'atteggiamento del Governo/ della Repubblica non era più possibile.
Il Misley preoccupato di trovare una soluzione goii la quale forzare la mano al Cavaignac, pensò con la formazione di un corpo di 30.000 volontari reclutate: fra i soldati congedati d'Africa. 0 per fine servizio, corpo che avrebbe dovuto recarsi in Piemonte comandato da un generale Francese, di creare quel primo latto che appassionando ed impegnando l'opinione pubblica francese,, .avrebbe, potuto determinare in seguito un atteggiamento favorevole ad Un più completo appoggio, rafforzando le correnti italianofile e liberando la diplomazia francese nei riguardi dell' Inghilterra.
All'idea dell'intervento francese egli veniva a dare un'attuazione noja priva di finezza e di praticità, evitando un vero e proprio impegno del governo francese, e portando a completa disposizione-idei Comando Sardo un potente aiuto materiale, indipendente dalle oscillazioni di indirizzo delia politica francese, assai più libero di tua 'esercito alleato in guerra a spese e sotto la responsabilità della Francia.
I rapporti nei '-quali si trovava con C. A. erano giurili a tal -grado da lasciare sperare al Misley che la sua forza di persuasione' larebbe avuto ragione delle edtazion'f "d'eli Monarca,
Ardente nelle sue passioni, sierodi- cotìSutì>ìearè la stia fede in"' aspiis-zioni delle quali egli era il primo; a subire il fascino, svincolata da ogni consiglio la sua idea personale, eccolo all'opera sènza -.GèrG'è appaga, in diretto coatatto eoa Carte' Alberto (Jajv
(.rj! Kon si può disconoscere che Ite richiesta ufficiale di aiftto alla Francia, preceduta da ianfa citazioni, ta stata tardi vai .e possiamo dire ormaUiitìppor-Étìft ptS te èmstò'iStism Sàffc fine mMs Itoéij iròeWejtsJ fe É-zione dell'ailèatO-
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