Rassegna storica del Risorgimento

FERDINANDO I RE DELLE DUE SICILIE ; MARIA CAROLINA REGINA DI NA
anno <1924>   pagina <52>
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Eppure passeranno appena quattro mesi s la * cara moglie t> di­venterà una furia scatenata. Nessun altro .jtaìtnento, credo io, rivela con maggior verità il carattere delja coppia regale ed illumina la vita della Corte in quegli latini che precedettero lo scoppio dèlia Rivoluzione francese, come questa inaspettata cQìÉfèssione dì rè Ferdinando (iti lu­glio 1775):
Padre Carissimo.
<< Nel medesimo tempo élite veujgpfì re- farvi una confessione- gene­rale di tutti i miei .guai;, non vengo a domandarvi giustizia o tii solamente voglio che ne siate intèso per quel che mai possa avvenire.
Io goffro H disgusti ed amarezze pira grandi con mia moglie, senza' eagjilonff iaJc-tìna-' è vero che pegil passato non- solo;; in avrei nitu-itlàto l'odio sub per la mia mala vita e condotta, ma l'indignazione della M. V. ;e di tutti i suoi paigng5 ma ofa ehe il mondo tutto mi puoi esser testimonio ;é- giudice della mia vita e condotta specialmente con lei, non so perchè debba soffrire tanti rammarichi ed inquietudini, per soffrire li quali la sola misericordia di Dio (che è stata quella che mi ha fatto mutar vita) puoi esser bastevole, senza fare qualche scenata... Questa signora, da che noj3mov di'lagnarsi di raè Dio come mi tratta, vuole per forza tutti i divertimenti e isej --no:; ;'ei isono'gruaìj all'incontro vuolÈaiche i divertimenti io faccia.ÉÉiène li voglio jjjb, quando Dio sa quanto io amo la quiete .tutto) vieS (quando è fattibile, ben che mi eosti di perdere leipottatSs per darli piacer lQ quale ne è; la ricompensa.? cattive faeeièj sgarbi, male paiole;,, e fiaaLmeMe negarmi quello che dovére del niatrimonio., .4' non> W come ne GS.CH i figli.
4 Quand1; a un impegno per una pedona o;?periiualehe grazia ' altro bisogno, allora mi SL! quàicfo e 'buona grazia; sei? fo la grazia o quel che domanda, per- ventiquattr?ore al più c'è pace hi Casa, se non ce la posso fare sómòi guà''ndi. Pgiipre, quel che finora jion mi A latto parlare ; è la rasa :eÉà, la -mia- esente buonariondoita. là sua figura che è. bellissima, ed il bm -éfe- a?i WU8 Sto li voglie1 e che per dovere d fBBkmtfaenapra 1 wneesè, perdoni V.- 3VL k sintìa rità del mio parlar
Quello cifre finalmente mi Sai ?f1iii "jpàrlarne alla É V. stata l'ultima scenata Sfatta. iM1": et avaifc1?fer sabato clie>-, andando al Cantìifrii peu:hèS jp gire i'udiefigBjS dM éhe dopo .e :.me ne volevo andare al lettor .;qnesto là causa he per tottfHa strada 4 meno mi guardo in faccia friil Gflllf faccia sèmpre voltata verso,