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Dio comanda par precetto prevenire ed evitane m male quando .si può pj;to più 'fMiio: -reòsl leura la cosa come lo ;è.. lo sono-KStato per lo passato nell'errònea credènza reteIfesse male, ina ora che .è resa tanto chiara la laeCenda, sostenga a, screpolo di eosefenza esser ad un Padre il non fato fare ai srf fift féM; l, fra quattro: m cinque anni:, ora èliie. sgj è introdotto-comunemente per il Regno, che lo fanno anche le donnicciuole, sentirà fuaujito ;aunìen*ecà la popolazione, ff del mìo vajuolo ne ho iatégteó; sedfei ragazzi i (pai; mm andati. :ea!a<Mte: sempre per lfé -strade avendolo auto beMgssimo. V. M. perdióiM É mio impertinente parlare, ma questo-è il rnfenattìe che non 0 pjÉ-lare, ma dieo'Imse come le sento... ,
La forma: *' sa?f dubbio impertinente;, tant'è vero ejjgè tftìfifc [''] una melliflua attenuazione; ma dell'InoCula non S fa* piìiVé'l Carlo III dovette convincersi che !jj W j 4 ifainifeiiai non gS era più lecito comandare-.a baeGetfla,, come a*?eva 'latto: >etaattecM anali i
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Dopo la caduta- -del; ' Tan-ucei e 11, conseguente trkinto di Maria Carolina, tè di Actów. le attere rgi ..canabiaRQ ompletamemTS; ;d'intonazione e di stile. Le questioni tifr vstato sono piressoch'è scómjpàree e ad èsse si rStìtuisGcj.n'o monotone liste Mi .cacce e di feste, espressiouii d'uunfe rsfequio; FfSfdinando* chiede :cpns-ig) al padre, ma poi ciò che tffòole, .ofee-naeglio .ci:; :dle'tote k moglie, ben decisa ormala tefmasione . :s: presenterà Ipeifi piesfOj: ;a romperla, con Madrid.
amtlieéMi:' jVsfòdfcij, elei viaggio 111 TosteaiiHa.',- né -la 'Cqppaa regale intraprese, nolente Carlo/iifÌ,: nel iw-
Parècchi aironi li <a; WÌ lettèriiv 'ì m òpìàgftUCOTava- S-fi*F messo d'una, visita al pate,. fe -ts>agKv:
/Pur itaroppo persuaso sono gj jgfc ptìol aVerè la L i;feeae feo é? aifttfl la Regina' stia sorella! sejstalfo SE. Éfrenie-.fiBRerWtroi idi risedere traile due itacela un figi,p WW-' efjBpl jiè ti dopo; pSf iióttftssió d ferf* vette questo pfeeere fanto sospirato <tti poterle baciare le magi. qwan!avrbe 48àifc*É M1 IP-cessione. Signore, fèugib te agli adesso che sótto] teneJ ajoa costa
((i)ItìtoMO alÌ>iiioffóJajBeI vainolo gpffif CrtehMoiJ-quelte:
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