Rassegna storica del Risorgimento

FERDINANDO I RE DELLE DUE SICILIE ; MARIA CAROLINA REGINA DI NA
anno <1924>   pagina <63>
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Neil* intimità d'una règgia 63
niente lasciarli qualche tempo, ma quando sono più grandi in coscienza non li possiamo lasciare dovendo badare alla loro educazione . (S. Leucio, 7 ottobre 1777).
Ferdinando non fu cGOnte.Matò;: non a megli OrMai far senza del permesso paterno,? A Maria: èartn, enervava in animo il prolungare il viaggio te, a Milano perfcondarlo 'pgeosì delle ambÌ2ÌoJÌ delM-Sua famiglia (a Mantova il re s'incontrerà con tre cognati, fra cui f3te Sfèsso imperatore F}, non dovette riuscir difficile di preparare la solita lettera o>sequiòsa,, in modo però jj? essa giungesse, con ingenua .astuzia, a Madrid* quando già i reali si trovavano! presso i granduchi di Toscana.
Avendomi pi volt ;diinostrÀ cosi il Gran Duca come la mn Duchessa ed io ad essi, il gran desi.dei; RiQmm<} di rivederci dopò anni che nonÌBfe siamo visti non ostante la comoda situazione In ioni siamo per la vicinanza,. iSejnpre; la cosa è andata in termini) enerS come si suole nelle lèttere'ièl: in cerimonTeei sgopsj mesi pero, èfsènt dosi rinnovato tra di noi jqnesto discorso* nelFistessa guisa anche inv*-tedocì 'pel- vedere il giuoco, del l-ojiaifce di !a die ini qnest'anafO' si ifèì lebra, dalla Gran Duchessa; e Gran Duca impeciai mente .ce mg- s.o.ng.i-s.tsile latte delTf premura-:,. aliéhquali io ho risposto che con tutto il piatìSfe lavrèii accettato l'inÉftempre che avssi. potuto egeg-jawe il1 viaggio per mare per editare tijgaS incontro ed eihètta, ma che essendo- niènte pro­pizia la presente faggione é chr per giungere jper i jarimi dell'entrante [mese], tempo feùrfil ovea M il idem iGroco, 2j dolute, partire per il venti del coprente, che par l'EpènoSè 1 peggio* rtenììpo pei a viaggi di mare, mi era sommamente -sensibile' di on poter accettare le Iona graosìssiine Iferte..., aggiungendo anche che non jsòHévo; rikÉù: perchè avrei dotffóto f la pasqua fuori., cosa per tutti i vessli-ai me non conyetfivaJsftìttftSfc* fin . nm m detto patóWì U. M* Wk fìtfdm con .una lai -?-wfa essermene dMrdgatb '.e fimi di vg wt/<pegw Ma ora mi vtìdo nel dovéteÉ aKtecIpa'riil'IV gtspogiF rsJPli il gran Duca dfc aver idto ìmékmÉi differirsi al giuoco del POME per Pénieèòs, 'èonj i togliendoci ogni ostacolo fer- esser .festeggiane; ipi aSsiatfata, si potesse: .eseguire 4a lol il fo ylaggf peiii'.d> A I sposto egli e preparato tutto perirlewe'fefrggijempo JuswrJ chessa ;f scrisse lo sbosco e èfe ne ' àllii M. Va - "'W>.
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