Rassegna storica del Risorgimento

COLLETTA PIETRO
anno <1924>   pagina <73>
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; Pietro Colletta e la Bua Movh * :73
veniva posto a capo di un corpo tanto stimato, e succedeva al Campredou, considerato autorità senza pari in .tal; branca! Evi­dentemente doveva essere del marcio satto! 8i che quando il re concesse all'ancori giovane ufficiale la nomina a maresciallo di campo, tutto Io Siato Maggiore giurò che nel suo seno vi era finalmente la spiai E chi, se non il Colletta, teneva informato il Jlura.t di tutto ciò che pensavano i suoi generali (1)? Ed a quale di quésti dovevano attribuirsi tutti i gravi errori tattici commessi durante la campagna del 1815, se non al nostro che ormai era il fedele consigliere del re? 0 per meglio dire la sua bète VioireP Dal Saliceti al Murat un bel salto in altezza: ma si trattava sempre della stessa politica, cambiata soltanto di tono! E così le prot'usissime ciarle di un mozzorecchi senza nessuna esperienza di guerra (2) erano ricompensate con una promo­zione a tenente generale concessagli il 17 maggio 1815, quando ormai colui che firmava il decreto di nomina si poteva dire non ne avesse più il diritto. Ma il re doveva pure disobbligarsi dei grandi servigi resigli dal suo favorito ufficiale, ohe-non aveva indugiato di fronte a losche manovre, par di fargli cosa grata.
Però il Colletta non sapeva cosa fosse gratitudine. A Ca-salanza sferrava il calcio definitivo allo sventurato sovrano be­nefattore: non contento di ciò, pn tradimento degno di un brigante da strada maestra, lo faceva cadere nelle mani del Borbone; ed intanto nascondeva nelle 'sue; capaci tasche una forte somma avuta per fortificare Napoli e dintorni, ultimo baluardo difensivo contro gli Austriaci. Oramai era passato armi e bagagli dalla parte del Borbone, e cercava -crearsi delle benemerenze clie lo potessero far salire ancora piti su. Coman­dava il Mèdici* e 0 si accodava; la Carboneria prendeva piede nel Mezzogiorno, ed egli, per non recidersi le speranze del­l'avvenire; >, diveniva carbonaro e dei più accesi: serviva a due padroni, vero, ma si trattava del suo personale interesse' tutto dowv. passare in seconda linea,, e.nz; s.erupeii di sorta.
Dosi la rivoluzione del 1820 non lo trovava impreparato; poteva vantaci to passato carbonaro ette molti gV invidia­vano; riacquistava le cariche perdute al 18jfe ne otteneva di nuove ed ancora più. importanti. Ma tutta la città manlfejriva
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