Rassegna storica del Risorgimento
COLLETTA PIETRO
anno
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1924
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pagina
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84
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Nino Cortese
ÒOiffibattè In nome del re; al governo vi era un suo vicario, ch'ora un principe del sangue; a nessuno, neppure al Pepe, saltò mai in niente di prendere le armi per dilendere una possibile repubblica, di difenderla come MMeìtòftrM americani degli Stati Uniti, di incrociare le armi en il legittimo vrauo. Ed il Pep che poi si vuotava diel contrario non pensò jnjhdi trasformarsi iu un novello Washington; è lai m parto della sua posteriore immaginazione il piano cliè eglrfÉIPI 4mm allora caldeggiato, di prolungare la resistenza nelle Calabrie, lino all'ultimo sangue: altrettanti 8lIlJii alle Termopili. Oill Pepe, in questo caso, avrebbe rischiato di andarci solo, alle Termopili: ed invece prer feri chiedere un passaporto per gli Stati Uniti.
II Colletta, il Garrasooa, il Pepe, i maggiori responsabili morali della, guerra, due a torlo, uno a rateine, affermarono sempre di aver combattuto per il re: due in buona fede* uno in dubbia fede (1); infatti 1m 'sì diressero piti volte per chiedere quella giustìzia che non pòlievsi-.esser negata se a loro fosse stato dato il .permesso di scolparsi. E perciò, dopo tutto; quello che abbiamo alette, iteovÉremo ben logiche le osservazióni che il nostro faceva all'amico Manzi sulla sua condanna all'esilio.; Ì6 continue suppliche dà lui risòlte al iti '. W Mettermeli, con l'intima persuasione <1i essere un innocente, condannato ingiustamente. 11:7 ólèembre 3KL.da; Bruno egli scriveva al Manzi: Vuoi sapere cfelle 'rute colpe! ' Jfosso comunicarti le mie fOIjr ghietturéJjJ. Previdi! nel 1815 ciò ehe avvenne nel 20,ì eittadìno, suddito, impiegateispoMi al pfeJMi 5 midi mÌMm* ÉÉfi e su' rimedi; non ini' asftotffiato nò eredutoi AllorehM'rognoséi si. aweraroinó,, non) voìlle confessai MHiì p.!reacfef(iej. :fp si ;,pMi W8k Ì.e? o> tew indQtliJtìj feftaeiie erotemi Intelligente,- e chiamarmi- complice* Wéf ntìv mesi falsai M tortuoso, Ma: non inidò, *lfllfeMutftj..i MTIto:va wm-M; si 'mmo sparse so? ffepi 1 Sz e tìaé un <adim0 li avesse jajpdottì era, ormai in Euójp' ti -aslMa Storte II mio-, tra gli altri nomi, era crudelmente lacerato: pf- lavarmi dall'infamia serfesi rinpuscoIó; non jjiaeerni. terrieri, poi colpe, Ito fe1 4<3 Miìtì ifÌiÉÉÉ tale wmmj0m IM pailo, son rumato da capo a fondo, àncfrói fe'f enfO come te
(1) Poe gft wgittne i-i aauomsK- pubblittò 1 iwi Màm : M PBPR una FèlrwòM (PrigC422) cittì >ftM fouhnwft- m ipKv Tinga*.