Rassegna storica del Risorgimento

COLLETTA PIETRO
anno <1924>   pagina <85>
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fìtóro QtJÈktta e ititi ami Martot 85
(o piuttosto speriamo (Stanili) me questo stato non sia lun­gamente durabile: Se ftui MaesfeàSfevesse ammesso a giudìzio, o ad udienza, non sai?ell>i'iiGjaÌ0i?o in Bminn, ma libero in Napoli. La rfua giustìzia 6 stata cli'èòmtlata : non potendo chiudere il suo cuore alle calamità pubbliche, gli han chiuso gli oreGchi (1) .
IH. Giunti a questo punto sarebbe proprio il easo di parlare un po' degli amici e] <É1 ntóiéi del Colletta ma non lo crediamo assolutamente necessario. Insiiituiifà dei confronti è sem-m'e dieso,; pi et -fctta di uomini "che Son passati, 4e non alla storia, senza dubbio alla cronaca napoletana*. .Così non varrà la pena ricoflfe Hi anche 1 Éofpài aftteusaidfassestato un contrabandier se non peggio; che al D'Aquino si attribuì un vero proprio tradimento nella campagna del 1815; he i più feroci insulti furono lanciati contro il CJarrascosa e lo Zurlo, sottoposti sinanch a processò; che non andarono esenta da ca­lunnie* 'g uon poche, Marito: PHanf ieri, Giustino fortunato, Pa­squale Borrelli. E' per H preso- noTparlemo di Guglielmo Fepe, Sebbene,' a nostro] ptf Jé sue memm?ie costituiscano il più feroci ;tfelto. eie Èm stato iinafiMtfio contro il Colletta. Il suo nobile eroismo dnnosirato a Venezia ha fattso dimen­ticare i moltissimi torti del Ì820-21. Poco tempo Ha è venuta-ai la luce una sua lettera al conte di Oapodistria del 18 novem­bre 1821, con la quale < eh Ifimpeasatorte àlesBànó di Russia interponesse i suoi buoni uffici presso la Oor-teapole-tana per farlo riammetbeas -nl regno, ' nella quale giù-nj> dichiarare che tion appaJifai alle slociefcà di '(laar-b-o-neria, non già perchè più. di esse- logli non destfeVgfdi vedere' il regno governato costiiiiuzioiiaiinte. ima perchè dato jaea il gtì*amento al re djjftuon apparteneiìe a veruna setta p) .**, j Dichiarazione questa tìì'olto gravoj àpfccialmeufee sulla MG .ejji Pepe, ma che faisee -pejr eOtjptnieefCi 4pli ?ÉÉ di guanto di­cemmo a proposito della jpJasdon'ilel''tói delì Stirapfe sterior trasformazione, a lunga distanza dagli avveninienfcì*
Quindi un po' tutti: calunniati furono1 leOnfcèmporàtìei del
(1) P.; l?Ar,BRMO in Arolk* Mar. ìtakv 1850, 1 2
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