Rassegna storica del Risorgimento

COLLETTA PIETRO
anno <1924>   pagina <108>
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108 Jifftto Ooi'km
cosa ehe sembrò miraoolo. Si vide un uomo, che sino a poco tempo prima st era occupato di tMhofeM di lingua,, studiar] minuziosamente la grammatica ed il vocabolario italianOi ed m-[ quistar di questo e di quella quasi perfetta, conoscenza Si vide con meraviglia che quest'uomo giungeva a formarsi uno stile tutto suo proprio, e che poteva hénlMniQ ifeiHìonigli a noti iejPBratì che anniejl anni avevano passato sui classici (i). E non si esageri perciò il contributo che air opera diedero il Capponi, il Giordani, il Hiccoliui (2). Ohe se il Colletta invia loro i suoi libri, perchè li riguardino rj.7MW libaci,:-; p.ereiò se hanno l'orditi la pienezvla taccia di libro-; come istorie, ossia la verità, la evidenza che mostrano, la persuasione che inspirano: 3. come letterario componimento; .e perciò stile, armonia, lingua, lati! e le altre mille seccature di cv,; cìie voi uomini avventinosi sapete unire alle grandissime (8) ?.; in realtà specialmente sotto questo aspetto egli vuole e il suo lavoro sia corretto, e pel resto non chiede che consigli, come fa un qualunque autore per t'opera sua. Quandi affermai che a 4ó anni era igjlan-tdssimo *, ohe i seaait : delio '.studio sono stati messi fittati sopra terréno inaerò e sfruttato che il suo; scrivere è; -stjatai 4Mr ganza (4) , egli allide soltanto alfe ignoranza iella lingua. Di non averla studiata sufficientemente nella sua gioventù si la­menta sempre; ed al nipote, che gì'invia una feagedia, seri;;] Se mi promettete; LH'on'iar piti tragedie, non far versi, studiare i classiei latini, studiare i classici italiani, lo vi ÉMuver.ò altre lettere per dirigere 4 vosM; Ktudh. ,B nella mìa gioventìi avessi1 avuto uno zio qua! fèi l'afeli mi dorrei meno di studi mal fatti, e della mia presente incurabile ignoranza (6) /iyia anche ! con­sigli degli amici gli accetta soltanto in parte; Dopo ce 1:)1; dani e il Niceoftpu Jian letto mcorretto;rVHI odi] K iii'eBiìfeèo,; U Testo lo iscrive córrendo fon maggior lena mentre il- gj tasma diela/sua intima tragedia gli guida, tot nin. Il QapPoni
CL)j Si iggpm .le *ne lettele u Giuseppe 'Gntftft itymo noto, toopawll u.on apportò ptroztone aiuwa olla Storiti dea fa tura lussa iieppiiwi ìjtffctu.
*} itMiffia. nil Capponi, Ùvorn, 18 gonidio 1 'torfoQfsmjBrTdm
f, 296.
(4) E Wmn'/A 9 mmm JfflHli *! '- 29.